Quando è suonata la campana della fine delle contrattazioni in Europa, molti operatori professionali si sono stropicciati gli occhi. Facevano fatica a credere a quello che i monitor riportavano, a quello che leggevano. Eppure era tutto vero. Quello che è accaduto oggi in Borsa è veramente eccezionale e potrebbe costituire una svolta importantissima per i risparmiatori.
Ma cosa è successo di tanto stravolgente? Per capire bene perché il mercato potrebbe essere a una svolta storica, vediamo cosa è accaduto fin dalle prime battute sui mercati azionari europei.
Dopo la chiusura negativa di Wall Street, oggi si attendeva un’apertura pesante delle Borse europee. Il calo era annunciato dall’indice giapponese Nikkei che aveva chiuso in calo dell’1,6%. Invece l’avvio dei mercati del Vecchio Continente è stato prudente, con Piazza Affari che si manteneva attorno alla parità.
Quello che è accaduto oggi in Borsa è veramente eccezionale e potrebbe costituire una svolta importantissima per i risparmiatori
Ma la sorpresa clamorosa è arrivata all’apertura di Wall Street. Dopo i dati sull’impennata dell’inflazione ad aprile, la Borsa USA ha aperto in pesante calo. Si temeva un crollo dei mercati azionari anche in Europa. Invece le Borse europee hanno tenuto, anzi sono anche salite di qualche frazione di punto percentuale.
Al termine della seduta l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) di Milano ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 24.452 punti. L’indice tedesco Dax ha guadagnato lo 0,2% così come la Borsa di Parigi. Addirittura Londra ha guadagnato lo 0,7%.
Quello che è accaduto nella seduta di oggi, potrebbe costituire una svolta per le prossime settimane. Se questo smarcamento da Wall Street dovesse continuare, si potrebbe assistere a uno spostamento degli investimenti dal mercato azionario americano a quello europeo. Potrebbe essere l’inizio di una nuova fase rialzista.
Oggi a Piazza Affari, a confermare il buon momento dei bancari, ancora una volta è salita Unicredit, guadagnando quasi il 3%. Il titolo ha toccato il massimo da marzo del 2020 e tra le blue chip solo Tenaris ha fatto meglio, con un balzo del 3,3%. In decisa ascesa anche Eni, in guadagno del 2%, sostenuta dal rialzo dei prezzi del petrolio.
Approfondimento
Questa l’analisi multidays e il punto sui mercati internazionali dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.