La situazione Covid 19 ha invaso completamente gli ospedali del Bel Paese. La priorità è data ai malati da coronavirus e alle operazioni molto importanti. Tutti gli altri interventi sono stati posticipati. Ma purtroppo non solo gli interventi sono posticipati, ma anche le cure per alcuni pazienti.
Famoso infatti il caso di Martina, ragazza malata di tumore a cui è stato rinviato l’intervento a causa del Covid 19 nella regione Lombardia. Così la giovane decide di affidarsi ai social postando un video denuncia. L’istituto per i tumori Pascale di Napoli ha ascoltato il grido disperato di Martina e le ha proposto di curarsi al Sud.
Se quindi la precedenza è data ai malati da Covid 19 e coloro che hanno bisogno di interventi – come nel caso di Martina – devono andare altrove per curarsi. Ma per una visita specialistica in ospedale quanto bisogna attendere? Le liste di attesa nel pubblico sono da sempre lunghissime. Purtroppo, per chi non può permettersi una visita privata, l’ospedale è l’unica possibilità.
Quanto tempo ci vuole per ottenere una visita specialistica in ospedale?
Secondo i dati diffusi da Cittadinanzattiva sul rapporto Pit salute 2020 dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 e le segnalazioni relative all’emergenza Covid 19 registrate dal 1° gennaio al 30 settembre 2020, per ottenere una visita specialistica il tempo massimo d’attesa media è di 11 mesi. Vediamo ora assieme però i tempi di attesa per caso specifico. Quello più lungo è la visita oculistica con un’attesa media di appunto 11 mesi. Per una visita pneumologica invece la media arriva a 10 mesi, neurologica 9 mesi e mezzo, cardiologica 7 mesi e odontoiatrica 6 mesi. Questo è il tempo per ottenere una visita specialistica in ospedale, come ha spiegato anche il programma televisivo “Mi manda Raitre”.
Quanto tempo ci vuole per ottenere una visita specialistica in ospedale? Troppo tempo e forse i 9 miliardi del Recovery Fund per la sanità, al netto di oggi, non sono abbastanza per colmare le lacune della sanità pubblica italiana, martoriata da anni di tagli indiscriminiati.
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