Le avvisaglie del mercato orso
Osservatori attenti hanno incominciato, sin dal 1° febbraio 2020, a pubblicare avvertimenti ai propri clienti, fossero essi istituzionali o retailer, allertandoli di un’imminente crisi economica globale e di un (probabile, poi avvenuto) forte calo del mercato azionario statunitense (innescato dall’epidemia di COVID-19 in Cina). Che cosa è successo? Dopo il picco del 19 febbraio 2020, l’S&P 500 ha ora registrato il più rapido calo del 20% e oltre rispetto al picco della storia del mercato azionario statunitense. Nel contesto attuale, molti di noi sono tentati di cercare “occasioni” per acquistare. Ma è un bene farlo adesso? Quanto può scendere in basso il mercato USA?
I rischi di comprare in un mercato orso
Sono tanti, ovviamente, ma i principali sono due: il “timing” ed il “falling knife”. Il primo è l’idea di riuscire ad individuare, con precisione o più o meno, il momento esatto in cui il mercato rimbalza definitivamente dai suoi minimi. Cosa che nessuno, è bene specificarlo, è in grado di fare con sicurezza, perché nessuno può prevedere con esattezza quando accadrà. Il secondo è la “sindrome del coltello che cade”, un bias comportamentale tipico degli investitori (soprattutto indistinti, i retailers), ben documentato dalla finanza comportamentale, che consiste nel provare ad entrare sul mercato al momento giusto, equivalente ad “afferrare un coltello” dalla parte del manico, senza pensare che, invece, ci sono le stesse probabilità (50%) di afferrare la lama, e quindi farsi potenzialmente molto male (perdere, anche parecchi, in termini di investimenti o trading).
Lo scenario tecnico in questo momento
Gli scenari tecnici qui delineati coincidono con due tipologie di analisi. I “best-case” (miglior caso) e “base-case” (scenario di base) per le azioni dell’attuale mercato orso. Guardando un qualunque grafico dell’S&P500 a 5 anni, noterete che, sebbene l’S&P 500 sia rimbalzato brevemente sulle due aree di supporto iniziali, situate sui 3012 punti, è ora pronto per un test del punto più basso del 2018 in area 2351. L’ampia area di supporto su questo timeframe è situata approssimativamente da poco più di 2400 a poco più di 2300.
Anche se un forte “rally del mercato orso” (bear market rally) è una possibilità distinta, in ultima analisi non ci si aspetta che questa regione di supporto tecnico, associata al “best case scenario”, possa reggere, almeno se continua questa pressione di vendita, ascrivibile ai sistemi automatici. L’analisi fondamentale ci porta a concludere che lo “scenario di base” è che l’S&P 500 alla fine farà un minimo da qualche parte nella vasta regione tra poco più di 2100 e poco più di 1800 punti. Altri scenari più pessimistici sono effettivamente plausibili, bisogna essere chiari. Ma non giova parlarne a meno che o fino a quando la probabilità di tali scenari non aumenti.
Quanto può scendere in basso il mercato USA? Conclusioni
Non fate errori: Questa è una vera e propria crisi economica e finanziaria – anche se innescata da un fattore esogeno non finanziario – e non sarà un problema a breve termine. I prossimi 12-18 mesi saranno tempi molto lunghi e difficili. Qualunque cosa facciate, vi consiglio vivamente di intraprendere azioni decisive e di prepararvi per una seconda fase della crisi COVID-19. Se questa crisi vi ha colto di sorpresa, dovete sapere che ci sono ancora enormi opportunità per preservare il capitale e capitalizzare le attuali turbolenze, se intraprendete immediatamente azioni decisive. Ora più che mai avete bisogno di un piano strategico di gestione del portafoglio per superare questa crisi e anche per prosperare.
I nostri articoli hanno anche questo scopo: aiutare gli investitori ed i traders a non perdersi nel mare magnum di questa crisi improvvisa. Fornendo gli strumenti per mantenere la barra dritta nel preservare al meglio il proprio capitale.