La diffusione del coronavirus e la chiusura di numerose aziende di piccole e medie dimensioni ha provocato l’aumento del numero dei disoccupati. Per lunghi periodi moltissimi lavoratori sono attualmente nella condizione di non poter svolgere il proprio impiego. A ciò si aggiunge la preoccupazione del futuro previdenziale per cui ci si chiede quanti soldi perderanno le pensioni INPS dei disoccupati che percepiscono la NASPI 2021. Le prospettive future a breve termine non sembrano incoraggianti e la richiesta di sussidi di disoccupazione lievita col passare delle settimane. Allo stesso modo si registra un incremento delle domande che giungono all’INPS per poter fruire di bonus, ammortizzatori, facilitazioni fiscali e sostegni economici al reddito.
Chi percepisce l’indennità di disoccupazione ed è ormai prossimo all’età pensionabile potrebbe anche meditare un anticipo pensionistico. Dal momento che risulta assai difficoltoso svolgere l’attività professionale si può anche prendere in esame l’opportunità del prepensionamento. Ovviamente prima di optare per una misura previdenziale che consente di anticipare il momento della pensione bisogna valutare gli eventuali tagli sul rateo mensile. Parimenti conviene sapere quanti soldi perderanno le pensioni INPS dei disoccupati che percepiscono la NASPI 2021. Ciò perché si conferma fondamentale assicurarsi un assegno pensionistico decorso per poter condurre uno stile di vita dignitoso anche durante la terza età. In un precedente articolo i nostri Esperti hanno fornito suggerimenti su “Quando conviene andare in pensione per non perdere soldi sugli assegni INPS?”.
Quanti soldi perderanno le pensioni INPS dei disoccupati che percepiscono la NASPI 2021?
Secondo quanto stabilisce il Decreto legislativo 22/2015 vi è una soglia massima oltre cui non è possibile far valere la contribuzione figurativa ai fini pensionistici. Durante i periodi in cui il lavoratore percepisce l’indennità di disoccupazione matura infatti il riconoscimento di contributi figurativi che si riveleranno utili al calcolo assicurativo. L’accredito dei contributi figurativi avviene in proporzione agli stipendi che il lavoratore ha ricevuto nei 4 anni precedenti alla perdita dell’impiego. Ne consegue che potrebbero subire tagli solo le pensioni dei contribuenti che vantano stipendi medi più alti di 1,869, 56 euro nel 2021. Sono salvi dunque coloro che percepiscono la NASPI perché le loro retribuzioni medie non superano l’importo di 1.500 euro. Inoltre tale somma di denaro consente l’accredito senza decurtazioni dei contributi figurativi e non ha alcuna ricaduta negativa sulla pensione futura.