In tempi di coronavirus in cui molti lavoratori sono in cassa integrazione a causa del lockdown conviene sapere quanti mesi può durare l’indennità. Le più recenti disposizioni governative hanno introdotto novità in merito all’erogazione dell’indennità. Di qui la necessità di fornire risposte ai lavoratori che si stanno chiedendo quanto dura la cassa integrazione straordinaria del 2020.
La chiusura delle aziende di piccole e medie dimensioni ha costretto all’inattività milioni di dipendenti che hanno dovuto richiedere ammortizzatori economici per garantirsi sussistenza. Il prolungato stop delle attività produttive sta tuttora determinando difficoltà e sta ostacolando il processo di ripresa economica. Con ciò si intende dire che la riapertura delle attività commerciali e delle aziende non è coincisa con il parallelo ripristino dell’occupazione lavorativa.
Moltissimi lavoratori italiani, nonostante l’allentamento delle misure di cautela sanitaria, non hanno ancora recuperato l’impiego. Ovviamente si chiedono quanti mesi può durare la cassa integrazione e quando potranno tornare a percepire la retribuzione mensile senza subire decurtazioni.
Quanti mesi può durare la cassa integrazione?
A seguito dell’emergenza epidemiologica e della sospensione dell’occupazione lavorativa, il Governo è intervenuto a sostegno dei lavoratori. Il Titolo II del Decreto Salva Italia n. 18 del 1 marzo 2020 riporta difatti le disposizioni più recenti in merito alle indennità economiche. Nello specifico, gli articoli dal 19 al 22 disciplinano gli interventi statali a favore di chi ha perso l’occupazione e individuano le integrazioni spettanti.
Le imprese che già a partire dal precedente decreto legge del 23 febbraio 2020 n. 6 erano in Cassa integrazione hanno diritto al trattamento ordinario. Nell’articolo 20 del Decreto Salva Italia si legge che tali aziende possono fruire dell’integrazione ordinaria per una durata temporale non superiore a 9 settimane.
Identica la durata di erogazione dell’assegno ordinario per i proprietari di impresa che risultano iscritti ai Fondi di integrazione salariale. L’articolo 21 specifica tuttavia che “la concessione del trattamento ordinario sospende e sostituisce l’assegno di solidarietà già in corso”.
Anche per quel che riguarda le “Nuove disposizioni per la Cassa integrazione in deroga” di cui all’articolo 22 resta identica la durata dell’indennità. I trattamenti di cassa integrazione raggiungeranno difatti chi ha subito un’interruzione dell’attività lavorativa per un lasso di tempo non superiore alle 9 settimane.