Quando si parla di uova, emergono sempre i pregiudizi di molti italiani a proposito di questi alimenti, economici, saporiti e molto ricchi di proteine. Che in questo momento, però, stanno dando un grande aiuto a molte famiglie in difficoltà per il lavoro.
Il più delle volte si tratta di teorie vecchie che riguardano la digeribilità e l’apporto di colesterolo, le conseguenze possibili sul fegato. Diciamo subito che non è assolutamente vero che le uova facciano male al fegato. Al contrario, si è scoperto che contengono sostanze tali da poter favorire il metabolismo dei grassi. Facciamo ora chiarezza sulla digeribilità o meno delle uova, con gli Esperti di Salute di ProiezionidiBorsa.
Quando le uova sono da evitare
Quante uova si possono mangiare alla settimana è una domanda che non produce una risposta univoca. Il tasso di colesterolo si innalza se si mangiano troppe uova?
Questo dubbio spaventa i pazienti con problemi cardio-circolatori. Gli adulti possono mangiare tranquillamente quattro uova alla settimana e arrivare fino a sei se praticano abitualmente uno sport. Alcuni preferiscono alternare le uova di gallina con quelle di anitra acquistate nei negozi biologici e quelle piccolissime di quaglia.
Vari medici consigliano alle persone con problemi di colesterolo di limitare il consumo a 2-3. Al contrario, gli individui sofferenti di colecistite o di calcolosi biliare non ne dovrebbero mangiare. Perché un aminoacido contenuto nel tuorlo provoca una forte contrazione della vescichetta biliare. Per fortuna che oggi ci sono tante ricette gustose senza uova, dalla pasta fatta in casa ai biscotti.
Quante uova si possono mangiare alla settimana
Le supposte difficoltà di digeribilità sono dovute non tanto all’uovo come alimento, ma in relazione al condimento che si associa e alla cottura prescelta.
Andiamo a rileggere le tabelle sui tempi di digestione: scopriamo che l’uovo alla coque lascia lo stomaco dopo un’ora e mezza. Se è fritto ci vogliono 60 minuti in più. Mentre se è sodo, si superano tranquillamente le tre ore. Chi ha l’abitudine di mangiare abitualmente l’uovo al mattino presto, si accolla dunque una digestione piuttosto impegnativa. Ma indubbiamente soddisfacente.
Il famoso primo ministro Margareth Thatcher ha sempre iniziato e finito la giornata con una omelette. Per garantirsi una buona fonte di omega 3 e per mantenere stabile il peso.
Ogni uovo infatti, non supera l’apporto di 80 calorie. La principessa Kate fa lo stesso ma, per mantenere la sua invidiabile linea e allontanare la sensazione di fame, prende un’omelette bianca, di soli albumi.