Quante tasse si pagano su un conto corrente, dalla A alla Z

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Quante tasse si pagano su un conto corrente, dalla A alla Z. Conto corrente, croce e delizia di ogni risparmiatore. Croce perché non rende niente, purtroppo. Delizia perché consente di svolgere tutta una serie di operazioni indispensabili. Come abbiamo delineato anche in questo articolo.

Una delle situazioni più paradossali dei conti correnti, però, è un’altra. E cioè il capitolo tasse. Già, proprio quello. Un’altra croce, a ben vedere. E poco delizia, verrebbe da dire. Ma è proprio così? Realmente le tasse sui conti corrente sono una cosa che appesantisce il medesimo? Abbiate pazienza e lo scoprirete subito, perché in pochi minuti vi sveleremo il tutto.

Sostanzialmente, infatti, si pagano due tasse su di un conto corrente. La prima è l’imposta di bollo. Che ha un costo fisso. E che va pagata da chiunque abbia un conto corrente. E’ infatti un tributo imposto dallo Stato. Quanto costa? 34,20 euro l’anno, pari a 2,85 euro al mese. Un’inezia, si potrebbe dire. Sì, peccato che sia un’inezia che garantisca allo Stato un’entrata piuttosto cospicua. A quanto ammonta? Praticamente tutti hanno un conto corrente (anche se non è del tutto vero). Qualcuno ne ha anche più di uno, ovviamente. Quindi si può tranquillamente affermare che esistono almeno 60 milioni di conti correnti. La moltiplicazione è facile, e fornisce 1,94 miliardi di euro l’anno. Cosa non si fa con 2,85 euro al mese, eh?

Quante tasse si pagano su un conto corrente, dalla A alla Z

In realtà la questione è un po’ diversa, anche se non di molto. Perché quei 32,40 euro come imposta di bollo devono pagarli solo coloro che hanno un saldo medio annuale sul conto superiore a 5.000 euro. Chi lo ha inferiore l’imposta di bollo non la paga. Ma non sono molti. Diciamo che ragionevolmente possono essere un 20% (perché se pensate ai vostri amici/conoscenti ben pochi hanno meno di 5.000 euro in banca). Lo Stato, quindi, si porta a casa comunque 1,55 miliardi di euro all’anno solo con questa piccola tassa. Che poi ha un’aggiunta. Perché i 32,40 euro l’anno riguardano le persone fisiche. I conti correnti intestati a persone giuridiche costano 100 euro l’anno. Indipendentemente dai soldi che ci sono depositati sopra. E siccome in Italia ci sono 4,4 milioni di imprese, fanno altri 440 milioni di euro di introiti.

C’è poi una seconda tassa sui conti correnti. Cioè la ritenuta fiscale sugli interessi creditori maturati sul conto corrente. Che è, a partire dal 01/07/2014, del 26%.

E’ tutto qui?

In teoria sì. Ma chi ha anche un conto titoli associato al conto corrente paga anche un’imposta su quello. Non sia mai che lo Stato vampiro si faccia sfuggire qualcosa! Costo? Lo 0,20% di quanto depositato sul suddetto conto. E ricordatevi che tutti gli strumenti finanziari sono assoggettati a tassazione. Anche quelli che non si trovano materialmente in un dossier titoli. Come, ad esempio, i fondi comuni di investimento e le polizze vita. O, ancora, i buoni postali fruttiferi.