Quando le pensioni di reversibilità hanno diritto alle integrazioni INPS 2021?

pensioni

Chi percepisce la pensione ai superstiti ha la possibilità di aumentare l’assegno mensile in diversi modi. Tuttavia deve raccogliere informazioni perché molto spesso occorre fare richiesta direttamente all’INPS per ottenere importi aggiuntivi. Nella maggior parte dei casi non scatta l’accredito automatico di ulteriori somme di denaro sul rateo pensionistico spettante al titolare del trattamento. Conviene dunque aggiornarsi e capire quando le pensioni di reversibilità hanno diritto alle integrazioni INPS 2021 e con quale reddito le si ottiene. In un precedente articolo abbiamo indicato come ricevere “Assegni INPS da 635 a 3.400 euro in più sulle pensioni di reversibilità a chi li richiede”.

Per capire quando le pensioni di reversibilità hanno diritto alle integrazioni INPS 2021 occorre prendere in esame i limiti reddituali del contribuente. Non sempre infatti le somme di denaro che spettano al coniuge superstite sono sufficienti a garantire un dignitoso tenore di vita. E ciò si verifica per lo più in coincidenza con l’età anziana del percettore, quando cioè non si ha più possibilità di lavorare. Diverso il caso di chi percepisce il trattamento ai superstiti e contestualmente produce redditi da lavoro che invece può contare su risorse economiche più consistenti. Quando il rateo pensionistico risulta essere particolarmente modesto l’INPS garantisce l’erogazione di un importo aggiuntivo. Si tratta dell’integrazione al trattamento minimo che raggiunge i titolari di pensioni molto basse e il cui importo si adegua al costo della vita con cadenza periodica.

Quando le pensioni di reversibilità hanno diritto alle integrazioni INPS 2021?

In via ancora provvisoria, per il 2021 si registra un lieve aumento del trattamento minimo secondo quanto si legge nel Decreto legislativo n. 285/2020. Nello specifico, il trattamento minimo è pari a 515,58 euro per 13 mensilità per un ammontare annuo complessivo di 6.702,54 euro. Il titolare di pensione che riceve un importo inferiore a 515, 58 euro matura il diritto ad un’integrazione economica fino alla soglia massima di 515,58 euro. La pensione di reversibilità rientra fra i trattamenti che possono ricevere importi aggiuntivi.

Ma per capire quando le pensioni di reversibilità hanno diritto alle integrazioni INPS 2021 bisogna consultare i nuovi limiti di reddito. In base all’adeguamento 2021 l’integrazione INPS spetta al percettore di pensione la cui condizione reddituale non supera i 6.702,54 euro. Ebbene in tal caso l’integrazione cui si ha diritto sarà corrisposta in misura piena, mentre solo in misura parziale in presenza di redditi più alti. In particolare, il titolare di pensione ai superstiti potrà ottenere l’integrazione al minimo se i redditi complessivi non superano il limite di 13.405,08 euro.