Quando gli interessi del Buono fruttifero postale si possono riscuotere in anticipo?

Buoni fruttiferi postali interessi

Le strategie commerciali degli operatori finanziari sono spesso molteplici e variegate. C’è chi offre tassi d’interesse superiori alla media di mercato, chi invece si accolla alcune voci di costi e/o tasse legate al prodotto di turno. In altre circostanze capita invece che gli interessi maturati su un dato strumento siano anticipati al momento della sottoscrizione.

Con riferimento a quest’ultima casistica ci chiediamo: ma quando gli interessi del Buono fruttifero postale si possono riscuotere in anticipo?

Gli interessi anticipati

Di norma gli interessi su un prodotto finanziari vengono corrisposti alla fine del periodo di tempo di riferimento. Nel loro calcolo, infatti, entrano in gioco tre fattori:

a) il capitale investito;

b) il tasso d’interesse applicato e rapportato alla durata;

c) il tempo, espresso in giorni, mesi o anni.

Ora, nella pratica commerciale talora avviene che alcuni operatori di mercato riconoscano gli interessi attivi maturati già al momento della sottoscrizione.

Si tratta di una pratica apprezzata dai clienti. E di norma sfruttata in una delle due seguenti, possibili direzioni. La prima, incassare subito gli interessi specie se il cliente ha delle spese nell’immediato da sostenere. La seconda, reinvestire gli stessi interessi nel prodotto al fine di incrementare i guadagni finali.

Il caso del Buono fruttifero postale

Ora veniamo al nostro quesito di partenza, e cioè quando gli interessi del Buono fruttifero postale si possono riscuotere in anticipo. Purtroppo la risposta è negativa, nel senso che tutti i Buoni postali distribuiscono interessi sì, ma solo nel momento del loro rimborso. L’unico requisito da rispettare per averne diritto è che il rimborso venga esercitato dopo il periodo iniziale di infruttiferità.

Tutti i BFP maturano interessi sin dal primo giorno della loro sottoscrizione. Diverso è invece il caso del loro riconoscimento, del loro accredito. Quest’ultimo avviene solo dopo un preciso periodo di tempo che varia a seconda della tipologia di Buono posseduto.

Ad esempio se si possiede il Buono 4X4 gli interessi si maturano subito, sin dal 1° giorno dell’acquisto. Ma il loro accredito avverrà puntualmente dopo ogni 4 anni. E quindi alla scadenza del 4°, poi dell’8°, poi del 12° ed infine del 16°, data in cui si riscuote il capitale investito e tutti gli interessi maturati nei 16 anni.

L’eccezione alla regola nel panorama dei Buoni postali

Laddove il titolo venisse rimborsato durante il periodo di infruttiferità, il possessore ha solo diritto al capitale investito. E degli eventuali interessi maturati ma solo per le finestre temporali previste dal titolo e pienamente concluse.

Ancora, nessun Buono distribuisce cedole di interessi durante la sua vigenza.

Tuttavia quest’ultima norma non è esente da eccezioni. Infatti, solo il “Buono 7insieme” distribuisce flussi monetari durante la sua vigenza. Ma, a onor del vero, essi sono quote di capitale.

Abbiamo dunque risposto al quesito in merito a quando gli interessi del Buono fruttifero postale si possono riscuotere in anticipo. Infine, nell’articolo di cui qui il link illustriamo quanto si guadagna con 10mila euro investiti in BFP.