Normalmente, le indicazioni sugli spostamenti sono di carattere generale. E quindi possono insorgere dei dubbi rispetto alle questioni più specifiche.
Ad esempio, si ci è chiesti: “quando è possibile farsi accompagnare da un’altra persona nello spostamento al di fuori della Regione o del Comune di residenza?”. Vediamo cosa ha stabilito il Governo in proposito.
La questione si pone, ad esempio, se dobbiamo recarci in un’altra Regione (o Comune) per una visita medica o per sbrigare delle faccende di lavoro e ci si vuole far accompagnare da un parente o da un amico.
Tra le faq del Governo scopriamo che la risposta al quesito è positiva allorquando ricorrono le seguenti condizioni. Cioè, è possibile farsi accompagnare quando:
a) non si dispone di un proprio mezzo o non si ha la patente;
b) non si è autosufficienti, magari perché disabili;
c) si abbia un altro tipo di impedimento che, però, va motivato.
Di conseguenza, in questi casi, è possibile avvalersi di un accompagnatore. Ad esempio per effettuare visite mediche, per raggiungere l’aeroporto o quando ci si sposti per comprovate esigenze lavorative.
Possibilità di farsi accompagnare da altri fuori Regione o al di fuori del Comune di residenza
Alla domanda “quando è possibile farsi accompagnare da un’altra persona nello spostamento al di fuori della Regione o Comune di residenza?” abbiamo visto cosa ha stabilito il Governo in proposito e cioè che è possibile, in presenza delle 3 indicate condizioni.
Sicché, si può consentire a un amico di superare le restrizioni quale che sia la zona (rossa, arancione o gialla), purché il nostro spostamento sia motivato dalle solite tre ragioni: salute, lavoro, studio e necessità e urgenza.
Naturalmente, lo spostamento, per interessato e accompagnatore dovrà avvenire con l’autocertificazione. Quindi, se la persona che si deve spostare non ha un valido motivo, danneggerà anche il suo accompagnatore in quanto entrambi verranno sanzionati.
Veniamo, a questo punto, a un quesito che tantissimi hanno posto. E cioè se sia possibile farsi accompagnare in aeroporto da amici, congiunti o parenti conviventi.
Al riguardo, si è chiarito che l’accompagnatore dovrebbe essere preferibilmente un familiare convivente. Se, però, ciò non fosse possibile, può essere anche un amico, un congiunto o un altro parente. Ma in tal caso, durante il tragitto, è obbligatorio indossare la mascherina e rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro all’interno del veicolo.