Purtroppo, può succedere di trovarsi nella situazione di rischiare un pignoramento. Esistono, tuttavia, dei modi per opporsi al pignoramento prima che questo sia in atto. In questo articolo cercheremo di capire quando è possibile andare contro l’ordine del giudice in merito al pignoramento dello stipendio.
Cerchiamo, dunque, di capire, in particolare, quando è possibile andare contro il pignoramento nel momento in cui il giudice ha emesso un titolo esecutivo.
Quando non è più possibile contestare l’ordine del giudice
Partiamo da due presupposti principali. Una volta che arriva la lettera che certifica il pignoramento è ormai troppo tardi contestare. È importante, infatti, sapere che il debitore interessato ha un mese preciso per contestare le scelte del giudice.
Una volta passata questa finestra di tempo non ci sarà più questa possibilità. Secondariamente è essenziale stare attenti alle intimazioni fatte dall’agente che opera per il creditore. Queste, infatti, sono spesso generali e non riportano le cause della riscossione del credito. Ciò succede in quanto l’agente non è passato per il giudice, ma tenta di riscuotere facendo pressione sulla paura del debitore.
Una volta detto questo cerchiamo di capire quando è possibile andare contro il pignoramento dello stipendio.
Quando è possibile andare contro il pignoramento nel momento in cui il giudice ha emesso un titolo esecutivo
Iniziamo dicendo che la lettera di pignoramento deve contenere il riferimento alla cartella esattoriale o alla natura del debito da saldare. Una volta riscontrato questo particolare il debitore ha il diritto di far rimandare il pignoramento dei propri beni.
Inoltre, vi sono altre due aspetti a cui stare particolarmente attenti. Il primo è che la notifica del pignoramento rispetti i tempi preposti per legge. Il secondo è che il pignoramento sullo stipendio non superi le disposizioni legali.
In tutti e due i casi è fondamentale opporsi alle decisioni del giudice per vie legali, ricordandosi sempre i limiti mensili prima spiegati.