Quando riceviamo un verbale, il primo interrogativo che ci poniamo è se esso sia contestabile. Quando, ad esempio, parcheggiamo l’auto in un posto che sappiamo essere vietato, non è agevole rinvenire motivazioni per contestare il verbale. Non a caso, proprio per le multe per divieto di sosta, le ragioni di impugnazione sono alquanto ridotte. Quindi, vediamo quando è possibile invocare la nullità, annullabilità o, comunque, l’illegittimità del verbale. A tal uopo, ci chiediamo: “quando è nulla la multa per divieto di sosta?”. Sul punto ha risposto la giurisprudenza di merito con una sentenza emessa dal Giudice di Pace di Lodi.
Nella medesima si è espresso il principio in base al quale anche i segnali verticali devono essere tali da infondere sicurezze nell’utente della strada. Essi, cioè, devono essere: chiari, facilmente comprensibili e soprattutto impartire un divieto o una prescrizione inequivocabile e tale da non lasciare dubbi.
Sentenza del Giudice di Pace di Lodi
Un’interessante sentenza del Giudice di Pace di Lodi, n. 1186 del 2011 ha affermato che la segnaletica di fortuna, ossia quella non fissata al suolo, impedisce all’automobilista di vedere e conoscere il divieto di sosta. Ne deriva che l’eventuale multa che sia comminata per la sua violazione, è da reputarsi illegittima. Nel caso di specie, il giudice aveva dato ragione ad un automobilista multato per aver lasciato l’auto nelle adiacenze di un posto transennato. Ivi si svolgeva l’abituale pulizia delle strade. Secondo il giudice, una segnaletica di fortuna, con mezzi non ancorati al suolo, fa in modo che la stessa possa non essere visibile e conoscibile all’automobilista. Il divieto, infatti, potrebbe essere allontanato dal vento, da qualche passante o, da qualsiasi altro mezzo.
In definitiva, sono nulle le multe per divieto di sosta segnalato con mezzi di fortuna instabili, volanti e amovibili. Inoltre, anche la la collocazione del cartello è importante. Infatti, se lo stesso è mobile, la sua posizione spesso viene effettuata in modo approssimativo, a ridosso dei marciapiedi, ad esempio. Ciò, farebbe venir meno la prova che il cartello sia adeguatamente segnalato. Nel caso trattato dalla sentenza commentata, abbiamo, quindi, illustrato uno dei motivi spendibili, quando è nulla la multa per divieto di sosta.