In estate ci capita spesso di stare molto tempo all’aperto e fare lunghe passeggiate, meglio, però, non sotto il sole delle ore centrali della giornata. Quando siamo all’aperto, dobbiamo stare attenti alle zanzare, che sembrano ogni anno più voraci.
Ancora più attenti dobbiamo stare, però, alle famigerate zecche, piccoli animaletti parassiti che si “agganciano” dentro la nostra pelle e ci succhiano il sangue. Quando una zecca ci punge e si attacca a noi, dobbiamo cercare di toglierla il prima possibile, onde evitare gravi infezioni e malattie.
Quando andiamo a passeggiare quest’estate facciamo molta attenzione alle pericolosissime zecche
Cosa sono le zecche, dove si trovano e come riconoscerle
Quando andiamo a passeggiare quest’estate, quindi, facciamo molta attenzione alle pericolosissime zecche. Le zecche sono delle specie di acari che appartengono alla famiglia dei ragni. Sono insetti parassiti esterni che attaccano vari animali, dal piccione, al pollo, dal cavallo, al cane… fino all’uomo. Hanno bisogno, nella loro “dieta”, di pasti di sangue, una volta attaccate agli ospiti.
Questi pasti possono durare fino a qualche giorno o settimana per alcune specie di zecche, cosiddette “dure”. Si trovano soprattutto dove c’è presenza di ospiti da parassitare, in luoghi vicini a pascoli, stalle o cucce di animali.
Preferiscono i climi caldi, e si trovano generalmente in tutti i luoghi ricchi di vegetazione, anche all’ombra o dove è fresco e umido. Non è detto, però, che non ci siano anche dove c’è poca vegetazione e il clima sia caldo e secco. Insomma, da maggio ad ottobre, le zecche possono essere ovunque, bisogna stare attenti.
Attenzione ai sintomi e alle infezioni
Di solito non ci si accorge della puntura di zecca, quando questa ci morde, perchè rilascia delle sostanze anestetiche. Una volta attaccata, la zecca succhia il sangue e aumenta di dimensione, provocandoci, a volte, vari sintomi spiacevoli, o vere e proprie infezioni.
Può succedere che compaiano anche sintomi come febbre e gonfiore dei linfonodi della zona interessata, ma sono casi rari. Per togliere una zecca che ci ha morsi, non tirarla con forza, ma “svitarla” delicatamente e con una pinzetta. Non schiacciamola con le mani, perchè non servirebbe a niente: il pungiglione rimarrebbe lì dov’è, causando infezione.
Una volta tolta, sciacquiamo e disinfettiamo la zona, e se compaiono dei sintomi successivamente, contattiamo il medico.