Un focus per capire quali verifiche fare per evitare sorprese con la propria assicurazione. A seguito delle segnalazioni fatte dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) e a cui ci stiamo dedicando già con più di un articolo, un dato è certo. Vale a dire, l’attenzione non è mai troppa quando si ha a che fare con le compagnie di assicurazioni. Specie, in tempi come questi, in cui dilagano le offerte a prezzi stracciati via internet. Ma col proliferare di offerte e di nuovi nomi che si affacciano sul mercato, le precauzioni devono crescere di pari passo. Vediamo, quindi, quali verifiche fare per evitare sorprese con la propria assicurazione.
Albo
La prima cosa da fare prima di affidarsi ad una compagnia di assicurazione è verificare la sua iscrizione all’Albo delle imprese di assicurazione italiane. Oppure negli elenchi delle imprese UE abilitate ad operare in Italia. Se si tratta di un’impresa che offre polizze r.c. auto, è assolutamente consigliabile consultare gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare nel ramo r.c. auto. Va precisato però, quanto evidenziato dall’IVASS.
Vale a dire che le imprese UE non sono soggette alla vigilanza dell’IVASS, ma a quella dell’Autorità di vigilanza dello Stato in cui hanno sede. Per cui, in questo secondo caso, risultano fondamentali gli aggiornamenti sulla base delle comunicazioni delle Autorità di Vigilanza dello Stato di origine. Resta comunque sempre valida l’accortezza di assumere ulteriori informazioni sulle imprese UE, consultando direttamente i siti delle autorità estere competenti.
Registro
Altro passaggio è quello che riguarda il soggetto che propone la polizza. Anche gli intermediari infatti devono risultare iscritti in un apposito registro. Vale a dire: il cosiddetto RUI o Registro Unico degli Intermediari, tenuto dall’IVASS. Se poi si dovesse trattare di un soggetto di un altro Paese UE, comunque deve risultare un’iscrizione. In questo caso, però, la verifica andrà fatta all’interno dell’ “Elenco degli Intermediari dell’Unione Europea”. Si dovrà, altresì, verificare che si tratti di soggetti ammessi ad operare in Italia.
Dati
Una volta superati positivamente i passaggi, di cui sopra, bisognerà controllare l’esatta corrispondenza tra le informazioni reperite/fornite e quelle pubblicate negli Albi IVASS. In caso di dubbio, attendere ancora prima di sottoscrivere alcunchè.
I dati riportati nella polizza, ma anche le intestazioni e i piè di pagina, devono essere privi di correzioni e senza alcuna differenza rispetto agli Albi e Registri ufficiali. Infatti dietro quello che potrebbe sembrare un mero errore di battitura, potrebbe in realtà celarsi un vero e proprio caso di contraffazione.
Contraffazione
A volte gli operatori abusivi, per trarre in inganno i consumatori, ricorrono a questo stratagemma. Vale a dire, si fa uso del nome di un’impresa regolarmente autorizzata, magari pure straniera. Poi, approfittando della scarsa conoscenza dei termini stranieri, si modifica magari pure una sola lettera o un’estensione finale della società che assicura. Ebbene, una apparente lieve diversità può significare sottoscrivere una polizza con una compagnia non autorizzata.
Casi di contraffazione
Altro controllo utile è quello che riguarda gli “elenchi avvisi di contraffazione” o anche gli “avvisi imprese non autorizzate o non abilitate”. Se poi la mira fosse quella di acquistare una polizza tramite Internet, va fatta un’ulteriore verifica incrociata. Vale a dire si dovrà appurare che il sito non compaia nell’elenco dei siti web di intermediazione assicurativa irregolari.
Una serie, dunque, di controlli di carattere preventivo, ma di facile esecuzione. Basterà infatti recarsi sulla home-page dell’IVASS e il “gioco” è fatto. A conclusione, indichiamo anche il numero verde gratuito per mettersi in contatto con l’IVASS: 800 486661 dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 14:30. Ecco, dunque, quali verifiche fare per evitare sorprese con la propria assicurazione.