Quali spese spettano all’inquilino in affitto?

Quali spese spettano all’inquilino in affitto

Quando si indossano i panni dell’inquilino in affitto conviene sapere quali spese spettano al proprietario per evitare un ingiusto esborso di denaro. Già il pagamento del canone di locazione infligge un duro colpo alle finanze di alcune famiglie che si muovono entro margini di spesa stretti. Se a ciò dovessero aggiungersi spese dettate da interventi di manutenzione o riparazioni di vario genere gli oneri a carico del locatore aumenterebbero considerevolmente. Il filosofo Bacone insegna: sapere è potere. Venire a sapere quali spese spettano all’inquilino in affitto fornisce armi utili per evitare di essere gabbati dal proprietario dell’appartamento.

Il dettato del Codice Civile

Una volta stipulato il contratto di locazione, si dà per scontato che l’inquilino abbia preso visione delle condizioni in cui versa l’appartamento. Che la destinazione d’uso sia abitativa o commerciale, conviene che eventuali danni o vizi che ne compromettono l’abitabilità emergano per tempo. Il locatore può richiedere la diminuzione o l’annullamento del canone mensile nel caso in cui ad esempio gli impianti non siano a norma. Così recita l’art. 1578 del Codice Civile che tutela gli interessi dell’inquilino “se al momento della consegna la casa locata è affetta da vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneità all’uso pattuito”.

Quali spese spettano all’inquilino in affitto?

Le spese che il locatore deve sostenere riguardano esclusivamente quelle di manutenzione ordinaria. Per manutenzione ordinaria si intendono gli interventi dovuti all’usura, quindi la riparazione di una maniglia, di una porta, di un rubinetto ecc. Laddove invece dovesse profilarsi la necessità di rifare la facciata dell’immobile, dell’impermeabilizzazione del tetto o della sostituzione delle tubazioni si interpellerà il proprietario affinché provveda. Nell’evenienza, peraltro frequente, di infiltrazioni da tubi o di danni creati dall’umidità e condensa del vicino, il locatore è tenuto a riparare il danno. Dovrà anticipare il denaro per le opere di risarcimento e poi potrà rivalersi sul vicino pretendendo il rimborso.

E le spese condominiali?

Qualora il locatore lo desideri, può prender parte alle riunioni di condominio e ha facoltà di voto nel caso si debba deliberare su alcune questioni. Il diritto di voto dell’inquilino afferisce unicamente le decisioni relative alle spese di manutenzione ordinaria. Sulle delibere di manutenzione straordinaria ha voce in capitolo solo ed esclusivamente il proprietario dell’appartamento. Le spese condominiali invece sono a carico del locatore, ma la responsabilità dei pagamenti ricade sul conduttore. Quindi in un primo momento sostiene i costi del condominio il proprietario che, solo successivamente, chiederà il rimborso all’inquilino. Accade il contrario per via del malcostume della più parte degli amministratori condominiali che pretendono il pagamento direttamente dal locatore.