Ci sono alcune situazioni che accelerano i movimenti dei mercati azionari e in questo caso la guerra Russia Ucraina, potrebbe aver fatto rompere dei supporti in anticipo oppure far sviluppare dei movimenti che mai si sarebbero sviluppati.
C’è da notare comunque, che se si osservano i grafici degli indici azionari americani, la barra settimanale del 24 gennaio assomiglia a quella del 21 febbraio.
Questo potrebbe essere un segnale di fine ribasso? E questo pattern si sarebbe formato proprio in un momento dove tutti potrebbero scommettere al ribasso? Quali sono le reali intenzioni di Wall Street?
Procediamo per gradi.
Tranne trappole per orsi, chiusure di febbraio inferiori ai seguenti livelli, potrebbero portare a forti ribassi per almeno 2/3 mesi ancora:
Dow Jones
33.150
Nasdaq C.
11.500
S&P 500
4.001.
Quindi, la giornata odierna sarà importante e per certi versi spartiacque.
I prezzi di chiusura della giornata di contrattazione degli indici americani del 25 febbraio sono stati i seguenti:
Dow Jones
34.058,75
Nasdaq C.
13.694,62
S&P 500
4.384,65.
Quali sono le reali intenzioni di Wall Street? I livelli da monitorare
Dow Jones
Tendenza rialzista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera inferiore a 33.277. Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 34.096.
Nasdaq C.
Tendenza rialzista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera inferiore a 13.358 Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 13.697.
S&P 500
Tendenza rialzista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera inferiore a 4.286.Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 4.386.
Posizione di trading multidays in corso
Chiudere in apertura odierna gli Short in corso dal 22 febbraio.
Netflix potrebbe aver trovato una base dalla quale ripartire?
Netflix (NASDAQ:NFLX) ha chiuso l’ultima giornata di contrattazione al prezzo di 390,80 in ralzo dello 0,20% rispetto alla seduta precedente. Fair value calcolato dal nostro Ufficio Studi intorno ai 780 dollari e quindi ai livelli attuali la sottovalutazione dei prezzi correnti rispetto alle stime è di circa il 100%.
La strategia di investimento
Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale superiore ai 392,42, i prezzi potrebbero continuare a scendere in poche settimane verso l’area di 290,25 e poi 252,28 dollari. Alcuni nostri oscillatori iniziano a segnalare una probabilità abbastanza elevata che possa essere stata raggiunta un’area dove potrebbe formarsi il bottom annuale. Attenzione quindi, agli swing che si formeranno nei prossimi giorni.
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