Il 2019 si è rivelato un anno complesso sui mercati. In attesa dell’ultimo trimestre, quali sono i titoli azionari da comprare ora?
Nuovi equilibri
Con la guerra dei dazi, le regole dei mercati sono state ulteriormente scardinate. Un precedente illustre era quello dei vari QE nati una decina di anni fa, ed ora tornati alla ribalta. In quell’occasione, la necessità era la crisi economica mondiale. Una crisi estrema che richiedeva provvedimenti estremi. Provvedimenti che, però, a lungo andare, hanno alterato i delicati equilibri e le norme che regolavano i mercati. Adesso, invece, a cambiare il quadro, soprattutto geopolitico, è la guerra dei dazi. Il che, a sua volta, ha anche costretto molti investitori a rivedere i titoli e le azioni su cui investire.
Strategie di investimento
Infatti ad essere coinvolte non solo sono le due prime potenze mondiali, ma anche quelle che hanno un indotto presente su una rete globale. Adesso, però, entrambe sono state costrette a rivedere l’intera struttura delle catene di approvvigionamento. Una decisione necessaria ma che ha coinvolto anche altre nazioni, a loro volta vere e proprie locomotive, come ad esempio la Germania. Risultato: rallentamento della crescita mondiale e nuove strategie di investimento. Diversificazione più che mai come prima regola. Diversificazione che riguarda non solo strumenti di investimento, ma anche settori e Paesi.
Quali sono i titoli azionari da comprare ora?
Da Societe Generale suggeriscono alcune azioni interessanti da comprare ora. Interessanti anche sul fronte del dividendo. Un primo esempio è il gruppo assicurativo Axa (CS) al quale viene assegnato un target price di 30 euro. A suo vantaggio: una valutazione inferiore alla media degli altri titoli del comparto, ma anche fondamentali solidi e una cedola del 6,6% nel 2019 che diventerà 7% nel 2020. Chi invece volesse puntare ad un settore solitamente generoso, come gli energetici, può guardare, secondo SocGen, alla francese Total (FP). Per lei il prezzo obiettivo è di 60 euro. Punti di vantaggio: un buon posizionamento sul mercato ma anche ulteriori prospettive di crescita futura. Le azioni del gigante petrolifero offrono anche un dividend yield al 5,8% nel 2019 e al 6,1% nel 2020.