La settimana è iniziata con un rosso a Piazza Affari dettato da un motivo preciso e ampiamente previsto: i dividendi. Una zavorra che riguarda solo la particolarità italiana. Infatti guardando al resto delle Borse del Vecchio Continente, il verde troneggia come una sorta di imperativo beneaugurante. Un segnale positivo arriva anche da Wall Street dove in mattinata i futures registravano tutti un segno più. Ma dal momento che la situazione resta ancora interlocutoria, soprattutto dall’altra parte dell’oceano, quali sono i rischi che si potrebbero presentare sui mercati nei prossimi mesi?
Per essere precisi, più che di rischi si potrebbe parlare di tensioni dovute all’aumento della volatilità. Ancora di più dopo che le minute della FED hanno dimostrato la presenza di pareri discordanti tra i rappresentanti del board. Infatti, a quanto pare, il fronte favorevole alle politiche accomodanti finora adottate, si starebbe sgretolando. Da qui i timori circa il possibile annuncio di un tapering all’orizzonte. La maggior parte degli analisti, però, getta acqua sul fuoco. La conferma arriva anche da Schroders dove si consiglia di non vendere ma di preferire una strategia più ampia, magari multi-asset. Il vantaggio, infatti, sarebbe quello di avere un portafoglio più agile e in grado di reggere e reagire su un orizzonte potenzialmente mutevole. Sempre secondo Schroders con l’uscita dalla fase pandemica acquisteranno maggiore spazio alcune tematiche sociali e di investimento. Una fra tutte quella riguardante le questioni ambientali.
Quali sono i rischi che si potrebbero presentare sui mercati nei prossimi mesi?
Si sa che l’inflazione sta avanzando e che l’interrogativo che occupa i pensieri degli operatori è se questo trend sarà momentaneo oppure costituirà l’essenza della nuova normalità post-Covid. Una cosa è certa: le Banche centrali saranno ancora determinanti. I segnali deboli sul fronte del mondo del lavoro fanno pensare che le strategie di supporto messe a punto dalla FED potrebbero continuare anche nei prossimi mesi. Ma da BlueBay ricordano che ad agosto si terrà il famoso meeting di Jackson Hole. In quell’occasione un possibile tapering, ovvero un’uscita, seppur graduale, dal gigantesco accomodamento finora garantito, potrebbe essere discusso.
Non solo, ma anche in Europa le cose potrebbero cambiare presto. Soprattutto alla luce di un rendimento che sui Bund potrebbe tornare in territorio positivo. In questo caso la BCE potrebbe rivedere le sue strategie di acquisto anche all’inizio dell’estate. Insomma una serie di scenari che, anche solo in prospettiva, potrebbero aumentare la tensione sui mercati.