Se si ha molto denaro su un conto corrente, spalmarlo su più banche potrebbe non essere la soluzione migliore. Anzi, in certe condizioni potrebbe essere uno sbaglio. Leggendo questo articolo si scopriranno quali sono i rischi che si corrono ad avere i soldi su più conti correnti e quali sono le soluzioni alternative migliori.
Paga la strategia di avere più conti correnti?
La crisi economica portata dalla pandemia ha indotto milioni di italiani a risparmi inaspettati. Purtroppo il crollo dei mercati ha spinto la stragrande maggioranza a mantenere sul conto corrente i soldi. Così si è creato un accumulo inusuale di contante giacente e non impiegato, tutto su un conto.
Da qualche tempo si sta diffondendo il messaggio che è preferibile avere più conti correnti su cui spalmare i risparmi accumulati, piuttosto che tenerli su un conto unico. Questa strategia è stata indirettamente avallata da una grande banca. Questa ha avvertito i suoi clienti della possibilità della chiusura del conto in caso di giacenza superiore ai 100.000 euro.
Ma siamo veramente sicuri che avere più conti correnti sia vantaggioso? Spalmare i soldi su più conti è davvero una idea sensata? Dipende dall’obiettivo che ci si pone, ovviamente anche dall’importo. Vediamo quali sono i vantaggi della strategia di spalmare il risparmio su più conti correnti, quali pericoli si corrono e le soluzioni più indicate.
Quali sono i rischi che si corrono ad avere i soldi su più conti correnti
Si evita di pagare il bollo di 34,2 euro solamente con una giacenza media sul conto inferiore a 5.000 euro. Quindi, ha senso avere due conti, al limite tre, solamente se si hanno non più di 15.000 euro. Già avendo 20.000 euro, per evitare di pagare il bollo si dovrebbero avere 4 conti. Ma vale la pena parcellizzare i soldi in questo modo? In questo caso avere più conti ha senso per soddisfare delle esigenze personali. Per esempio un conto personale, un conto professionale, un conto cointestato con la moglie e magari con un genitore anziano.
Se si hanno grosse somme sul conto ha utilità dividerle su più conti solamente se la giacenza supera i 100.000 euro. Questo perché il Fondo Interbancario copre i correntisti fino a 100.000 per ogni conto. Invece, abbassare la giacenza media non serve a ridurre oneri fiscali, ad evitare eventuali prelievi forzosi, ecc. Anzi, si rischia maggiore confusione nella gestione e di moltiplicare i costi invece di ridurli. Inoltre con l’Anagrafe Tributaria l’Agenzia delle Entrate ha sotto controllo tutta la posizione finanziaria e patrimoniale di un contribuente. Molti conti con poco denaro, non ci rendono meno visibili agli occhi del Fisco.
L’unica soluzione per abbassare la giacenza media senza spalmare i soldi su più conti correnti è quella di lasciare sul conto il denaro necessario. Il resto dei soldi può essere investito in strumenti idonei, come conti di deposito, titoli di Stato, ETF, titoli azionari.