Il reddito di cittadinanza coincide con un assegno governativo che consente, a chi ne ha diritto, di ottenere soldi, ma quali i requisiti necessari? Torna e impone il suo imperio l’interrogativo relativo agli aiuti finanziari che le misure governative stanziano per sostenere economicamente gli italiani in difficoltà. Attualmente ci si imbatte in situazioni di criticità finanziaria fomentate e amplificate dalla sospensione dell’ordinaria quotidianità dovuta alla rapida diffusione del coronavirus. Moltissimi contribuenti sono agli stalli di sosta, hanno perso l’occupazione lavorativa, temono di non riacquisirla entro breve e pagano lo scotto del blocco delle attività. La chiusura di piccole e medie imprese, seppure temporanea, aleggia sul destino finanziario di molte famiglie italiane che scrutano l’orizzonte con preoccupazione crescente.
Estensione del reddito di cittadinanza
Col profilarsi di condizioni prossime di penuria economica è lecito sperare in un aiuto che giunga dall’esterno, non potendo impegnarsi in prima linea. Quanti sino a poco tempo fa non avevano neanche lontanamente valutato l’ipotesi di un blocco delle attività lavorative, fronteggiano ora situazioni inedite. E ovviamente si chiedono quali sono i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza e se rientrano fra chi ha diritto ai soldi del sussidio. Le discussioni in corso relativamente al disagio economico in cui sono precipitate moltissime famiglie italiane ruotano attorno all’opportunità di estendere il bacino dei beneficiari.
Quali sono i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza?
Sul portale dell’Inps il contribuente può verificare l’eventuale possesso dei requisiti necessari per beneficiare del sussidio governativo. Stando alla Legge di Bilancio 2020, l’assegno statale spetta ai cittadini italiani, dell’UE e agli stranieri con diritto di soggiorno da 10 anni. Possono beneficiare del RdC i disoccupati, chi è privo di occupazione e i contribuenti appartenenti a fasce reddituali basse.
Matura pertanto diritto al sussidio chi dichiara un reddito inferiore a 780 euro mensili, somma che coincide con il limite di povertà fissato dall’ISTAT. Ne consegue che la soglia limite dell’Isee, che il richiedente è tenuto a presentare e ad aggiornare annualmente, non deve superare i 9360 euro.
Per i nuclei familiari con un singolo componente il limite Isee è fissato a 6000 euro, ma sale a 7560 euro per la Pensione di Cittadinanza. La soglia limite dell’Isee sarà pari a 9.630 euro allorquando il contribuente sostenga spese per il canone di locazione. In linea di massima, l’importo erogato dall’assegno governativo muta a seconda del numero dei componenti all’interno del nucleo familiare. Secondo quanto stabilito da una Scala di equivalenza il limite di reddito Isee sale fino a 20mila euro laddove vi sia un disabile.