Il Parkinson è una malattia che può davvero cambiare la vita. Non solo di chi ne soffre, ma anche delle persone che la vivono indirettamente aiutando una persona cara. La Fondazione Veronesi spiega che il morbo di Parkinson è un disturbo motorio progressivo. Classificato come una malattia cerebrale, il Parkinson è causato dalla morte dei neuroni dopaminergici. Questo porta alla deprivazione del neurotrasmettitore che permette i movimenti. Si tratta dunque di un problema che può davvero stravolgere la vita di una persona. E, per capirne di più, ci sono delle domande fondamentali da porsi. Per esempio, quali sono i primi sintomi del morbo di Parkinson? Si può prevenire? Vediamo il parere di alcuni medici in merito.
Ecco i sintomi più comuni del morbo di Parkinson
È il medico chirurgo Mauro Colangelo a spiegare quali sono i primi sintomi del morbo di Parkinson.
Il segno più evidente di questa malattia è sicuramente il tremore. Il morbo di Parkinson, infatti, è conosciuto soprattutto per questo problema. Si tratta di un tremore che scompare durante i movimenti volontari e che è assente nelle ore in cui dormiamo. All’inizio, durante la comparsa dei primi sintomi, è unilaterale. Solo successivamente coinvolge anche l’altro lato del corpo. Altra caratteristica del morbo di Parkinson è la lentezza dei movimenti e un’importante difficoltà nel camminare con naturalezza. Quest’ultimo disturbo si presenta solitamente nelle fasi finali della malattia.
Abbastanza caratteristici, poi, sono i problemi del sonno. Dunque, si può soffrire di sonnolenza diurna o insonnia notturna.
Prevenzione, è possibile?
Per capire se è possibile attuare uno schema di prevenzione, bisogna prima conoscere le cause di questa malattia. Alfredo Berardelli, Presidente Fondazione LIMPE per il Parkinson Onlus, spiega alcune sue constatazioni. Berardelli afferma che vi sono un insieme di fattori che causano i cambiamenti cerebrali responsabili del morbo di Parkinson. Fattori ambientali come l’esposizione a pesticidi o a metalli come l’alluminio o il piombo, possono aumentare il rischio di sviluppare questa malattia. A concorrere tra le cause, anche dei fattori genetici e alimentari. Cibi ricchi di grassi animali e di vitamina D incidono positivamente sullo sviluppo della malattia. Caffè, patate e legumi, invece, sembrano essere sconsigliati.
Ma, al momento, non vi sono ancora delle indicazioni per prevenire il morbo di Parkinson.
Le ricerche sulla malattia
Ad oggi le ricerche sono ancora in corso e la situazione è poco chiara. Certo è che, di solito, l’età media di esordio di questi sintomi è tra i 68 e i 70 anni. Ma, in alcuni casi, la malattia può dare i primi segnali anche a partire dall’età di vent’anni.
Dunque, tutti i dati che si hanno a disposizione potrebbero subire delle modifiche. Perciò, ora sicuramente sappiamo quali sono i primi sintomi del morbo di Parkinson e se si può prevenire. Le ricerche stanno già facendo dei passi da gigante e sicuramente, tra qualche tempo, raggiungeranno risultati strabilianti.