Quali sono i benefici che la “cura del freddo” produce in oncologia
Con il termine “crioablazione” in medicina ci si riferisce ad una tecnica assai poco invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale, ma molto efficace. Questa forma di chirurgia si fonda cioè sull’impiego di temperature estremamente basse, per distruggere tessuti anormali o patologici. Il prefisso “crio” discende dal greco antico k’yos, che significa appunto freddo o ghiaccio. Ma vediamo, più nel dettaglio, quali sono i benefici che la “cura del freddo” produce in oncologia.
Studi e pubblicazioni
Stando a quanto riportato dal Times, solo qualche anno fa, la crioterapia deve considerarsi un trattamento clinico alternativo che sfrutta le basse temperature come sistema di cura. Una tra le prime relazioni sulla criochirurgia sembra sia stata quella uscita sul Journal of the Royal Society of Medicine. A quanto si apprende, il lancio ufficiale della pratica medica sembra debba attribuirsi ad un medico giapponese. Il punto di svolta degli ultimi anni è stato il “trasloco” della terapia anche in ambito oncologico.
Come già anticipato, la criochirurgia, consiste nell’applicazione di freddo estremo per distruggere le cellule tumorali. Quindi, semplificando molto, l’ intervento continua a definirsi chirurgico, ma in questo caso il bisturi non è quello tradizionale. C’è infatti chi molto evocativamente ha parlato di “bisturi di ghiaccio”.
Quali sono i benefici che la “cura del freddo” produce in oncologia
Il principio di questa tecnica si basa quindi sul fatto che i tessuti vivi, sia sani che malati, non riescono a sopravvivere in condizioni di freddo estremo. Quindi il congelamento mirato alle zone malate riesce a “tagliare via” il tumore. Un processo che, stando a chi sta sperimentando questa nuova tecnica, non avviene di colpo. Infatti, una volta distrutte le cellule, sarà poi l’organismo a rimuoverle spontaneamente attraverso un processo di necrosi coagulativa.
Nei casi in cui quindi è possibile ricorrere a questa tipologia d’intervento, molteplici saranno i benifici per i pazienti. Innanzi tutto, non si entrerà più nella tradizionale sala operatoria, bensì nei reparti di Radiologia Interventistica. Non sarà quindi più necessaria alcuna forma di anestesia, non ci saranno più cicatrici da medicare e far rimarginare. Ed infine i periodi di degenza e di recupero verranno sensibilmente ridotti. Per di più, visto il costante miglioramento delle tecniche di imaging e dei dispositivi di controllo delle temperature estreme, la crioterapia comincia ad essere applicata in tanti casi, un tempo impensabili.