Unicredit vola e guadagna oltre l’8%. Intesa Sanpaolo da lunedì ha guadagnato oltre il 10%. E’ il momento di puntare sul settore? Ma possiamo fare di tutta l’erba un fascio? Quali sono i bancari da mettere in portafoglio a Piazza Affari?
Cosa preferire? Aziende che macinano utili ma ai livelli attuali sono sopravvalutate oppure quelle che sono sottovalutate?
La storia insegna che i titoli che tendono a salire ne l tempo sono quelli che continuano a produrre utili e mostrano nei grafici una tendenza rialzista di lungo periodo.
Noi riteniamo che il settore bancario possa fare bene nei prossimi mesi a Piazza Affari. Però come al solito la nostra scelta deve cadere su titoli sottovalutai in tendenza rialzista.
Cosa significa che un titolo azionario è sottovalutato?
Il prezzo corrente è inferiore a quello del suo valore.
Ora con il metodo del discounted cash flow andremo a calcolare il valore dei principali titoli azionari del settore bancario quotati a Piazza Affari.
Si confronterà il prezzo corrente con il valore del fair value stimato.
Banco BPM 2,036-2,05
BPER Banca 4,41-4,44
Banca Profilo 0,21-0,07
Banca Sistema 1,82-3,98
Creval 0,0726-0,057
Intesa Sanpaolo 2,476-1,88
Mediolanum Banca 8,26-5,16
Unicredit 13,82-9,09
Banca MPS non è quantificabile secondo il criterio di classificazione usato.
Quali sono i bancari da mettere in portafoglio a Piazza Affari?
E’ interessante osservare che l’unico titolo sottovalutato sia Banca Sistema e per questo motivo ne andremo a studiare sia i fondamentali che il grafico.
Il titolo (MIL:BST) in questo momento quota a 1,82 e quindi ai prezzi correnti la sottovalutazione è del 118,68%.
Il consenso degli analisti definisce un prezzo obiettivo medio a 2,66.
Le proiezioni per il 2020 sono le seguenti:
area di minimo attesa fra 1,55 e 1,79
area di massimo attesa fra 2,44/2,69
Supporto di breve a 1,68.
Punto di inversione ribassista: chiusura settimanale inferiore a 1,26.
Segnale di Trading
Iniziare a comprare il titolo ai livelli attuali e iIncrementare su chiusura settimanale superiore a 1,838 e mantenere in portafoglio di lungo termine. Una chiusura giornaliera e poi settimanale superiore a 1,838 darebbe conferma che il bottom annuale è stato segnato e che la direzione intrapresa sia verso i massimi indicati da formare fra ottobre e dicembre dell’anno in corso.
Approfondimento
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