L’inflazione c’è, come confermato da più parti e dalle parole del governatore della Federal Reserve non più tardi di ieri. Ma è anche vero che il capo della banca centrale ha confermato le politiche accomodanti già poste in essere. Inoltre ha ricordato che gli effetti delle poderose misure di tutela dell’economia a stelle e strisce si vedranno solo tra qualche tempo. Risultato: i tassi continueranno ad essere bassi ancora per lungo tempo.
Quali saranno i driver dei mercati azionari per la prossima estate?
Considerando che la stessa certezza è giunta anche dalla BCE, quali saranno i driver dei mercati azionari per la prossima estate? Sicuramente l’ormai onnipresente Covid farà la sua parte nel decidere le sorti delle contrattazioni. Altrettanto si potrà dire della campagna di vaccinazione di massa. Resta però un fondamentale ottimismo sull’Italia, ottimismo rimarcato anche da Credit Suisse. Infatti il Bel Paese potrebbe sfruttare l’ottimo mix dato dai bassi tassi d’interesse e dalle potenzialità di crescita che già si possono intravedere. Sempre sul panorama italiani potrebbe essere interessante guardare all’andamento delle vicende sul fronte Recovery Plan.
Parola d’ordine: sostenibilità
Allargando, invece, la visuale, quali saranno i driver dei mercati azionari per la prossima estate? I principali megatrend per i prossimi mesi riguarderanno senza dubbio la tecnologia e le energie rinnovabili. I green bond piacciono agli Emergenti che, secondo le stime citate nel report Emerging Market (EM) Green Bond 2020, hanno toccato quota 40 miliardi di dollari lo scorso anno. Con prospettive che restano positive.
Ma le implementazioni sull’energia sostenibile avranno un impatto diretto anche su alcune materie prime. Ne sono convinti anche gli analisti di Goldman Sachs che hanno rivisto i target di alcune commodity. In particolare nel settore energia e metalli. Nel primo caso è il petrolio la prima voce a cui si pensa. Tradotto in numeri, il Brent potrebbe arrivare a 75 dollari al barile per la fine del 2021. Interessante il caso dei metalli con il rame che per l’ultimo trimestre del 2021 potrebbe registrare quota 10.620 dollari per tonnellata. Tra i più famosi oro e argento, il primo galleggerà sui 2mila dollari l’oncia, il secondo, invece, avrà quotazioni intorno ai 30 dollari.