Quali sono i rischi da qui a dicembre che potrebbero portare i mercati azionari verso un forte ribasso?

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Quali sono i rischi per i mercati azionari di qui a dicembre?
Intanto va precisato cosa intendiamo per rischio: ebbene, una significativa probabilità che i mercati intraprendano una strada ribassista consistente.
In tal senso, diversi sono gli elementi che possono far ritenere probabile tale evento e che elenco di seguito:
• Situazione ciclica di lungo termine dei mercati azionari
• Fair value indici e sopra o sotto valutazione dei medesimi
• Tensioni curva rendimenti
• Fine politiche espansive
• Analisi tecnica dl lungo termine
• Situazione statunitense, con particolare riferimento alla sostenibilità delle politiche di Trump, del debito pubblico, e rapporti con la Cina.
• Minacce di tipo nord coreano.
In parte questi elementi riconducono ad analisi già svolte sul sito, in parte ad analisi su elementi nuovi, come quelli relativi alla situazione statunitense.

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Secondo me con i metodi di Gian Piero Turletti si può avere sia una visione anticipata di quello che poi capiterà sui mercati, sia segnali trend following, di conferma, desunti dai metodi stessi.
Cimatti Mario Marco

Ma entriamo nel vivo delle nostre analisi.
Situazione ciclica di lungo termine dei mercati azionari
Come abbiamo evidenziato in precedenti analisi, la situazione attuale dei principali indici azionari internazionali dipende da quanto verificatosi, a livello di cicli di lungo termine, nel precedente ciclo.
Praticamente invece di avere una naturale parte discendente, abbiamo avuto un quarto sottociclo tutto in salita, che si è trasformato, quindi, nel primo sottociclo del nuovo ciclo.
Questa circostanza ha comportato che ora i mercati, secondo tale modello proiettivo, si trovino temporalmente dove dovrebbero formarsi i massimi.
Certo, l’analisi ciclica non è perfetta, e va considerata la possibilità di anomalie cicliche e di sfasamenti temporali, ma soprattutto sul lungo termine riesce ad individuare il contesto temporale di riferimento, cioè un ambito temporale da cui poi i mercati dovrebbero cambiare posizione, e ora ci siamo.
Fair value indici e sopra o sotto valutazione dei medesimi
Ora i principali indici azionari si trovano, riassumendo la situazione di analisi fondamentale, in un generale stato di sopra valutazione, rispetto al relativo fair value.
Si può desumere tale situazione sia tramite metodi empirici, basati sulle medie storiche di certi parametri o ratio, come il p/e shiller ratio, sia applicando metodi più analitici, come il modello fed modificato per il premio al rischio.
Tensioni curva rendimenti
Anche la curva dei rendimenti può esprimere situazioni di difficoltà. Ad esempio quella tedesca, piatta sino ai 3 anni, certo non depone a favore di scenari economici positivi.
Fine politiche espansive
Alcune scuole di pensiero economiche ritengono che sia soprattutto da ricondurre alle politiche espansive delle principali banche centrali la volata rialzista che ha caratterizzato le borse negli ultimi anni.
Tuttavia va sempre considerata la possibilità di una limitazione di tali politiche, con i conseguenti effetti sugli indici.
Analisi tecnica dl lungo termine
Anche l’analisi tecnica, in particolare di tipo proiettivo, sul lungo termine indica nei massimi attuali il probabile punto di partenza di un ribasso consistente.
In tal senso, anzi, convergono diverse metodologie, come il dna ciclico legato alla media storica, la tecnica A B C D, illustrata in precedenti articoli, nonché magic box settato di lungo e top or bottom
Stiamo anche avendo, su alcuni indici, conferme ribassiste, legate alla rottura di alcuni importanti livelli di supporto.
Situazione statunitense, con particolare riferimento alla sostenibilità delle politiche di Trump, del debito pubblico, e rapporti con la Cina.

La politica prospettata da Trump rischia di essere come quelle auto, belle esteticamente, ma dalle prestazioni tecniche scadenti, nelle quali, ad esempio, devi rifare più volte la turbina, a dispetto di un marchio di classe.
Fuor di metafora, il rischio è quello della mancata sostenibilità di un piano di stimoli economici dal punto di vista della finanza pubblica statunitense, che farebbe declinare le previsioni di ulteriore crescita economica.
Non a caso, si paventa sin d’ora il rischio di una nuova crisi del debito pubblico statunitense, nel caso il congresso non autorizzi l’innalzamento dei livelli consentiti dagli attuali parametri.
Occorre anche considerare il rischio dell’acuirsi di tensioni con la Cina, le cui ripercussioni commerciali ed economiche non potrebbero non riverberarsi sui mercati.

Minacce di tipo nord coreano.
Come ho avuto modo di osservare in altre occasioni, il baccano nord coreano è legato soprattutto alla volontà di non essere isolati internazionalmente, con sanzioni applicate anche dalla Cina sul commercio internazionale. La conseguenza di queste manacce è però, a sua volta, un inasprimento di tale situazione economica e delle relazioni internazionali, con possibili ripercussioni anche sui mercati.