I cigni neri sui mercati finanziari ci sono da sempre. Sono eventi che fanno crollare le quotazioni dei titoli azionari e obbligazionari. Come l’attuale pandemia. Ma si possono prevedere i cigni neri e le conseguenze che possono portare? Quali rischi corrono i nostri soldi nel 2021? E come ci si può difendere da questi rischi?
I cigni neri sono eventi che si presenteranno sempre
Nessuno avrebbe mai immaginato ciò che è accaduto quest’anno. Una pandemia con queste conseguenze era imprevedibile. E sarebbe stato impossibile prevedere ciò che è accaduto ai mercati azionari, ovvero un crollo verticale della quotazioni. Anche perché a gennaio le Borse avevano preso la via del rialzo.
Questi fenomeni imprevisti si chiamano cigni neri. Sono fenomeni rari, imprevisti e imprevedibili, ma accadono. E quando si verificano chi sa reagire con prontezza è in grado di difendersi dalle conseguenze. E in certi casi anche di guadagnare da una situazione in cui moltissimi perdono.
Per difendersi dai cigni neri occorre avere pronta una strategia d’emergenza
Per reagire ai cigni neri occorre preparare una strategia d’emergenza. Un piano di difesa da attuare quando l’evento catastrofico si verificherà. Non si conosce quando accadrà e non si sa come si verificherà. Ma se si ha un piano difensivo, quando l’evento negativo si presenterà, si potrà reagire con prontezza.
A questo proposito Bloomberg ha riportato un’interessante analisi di Standard Chartered (OTC:SCBFF), società finanziaria quotata alla Borsa americana. Nello studio si individuano alcuni scenari improbabili e cosa accadrebbe sui mercati azionari se si verificassero.
Quali rischi corrono i nostri soldi nel 2021?
Alcune di queste ipotesi attengono alla fantapolitica, altre non sembrano così improbabili. La cosa interessante è che in caso di verifica dell’evento si valuta quale potrebbe essere l’impatto sui mercati.
Alcuni eventi riguardano da vicino tutti noi. Per esempio, cosa accadrebbe se gli stimoli fiscali in Europa non dessero il risultato sperato? Quale sarebbe l’impatto sui mercati se la crescita dell’Europa nel 2021 fosse bassa, vicina allo zero?
Sicuramente si assisterebbe a un indebolimento dell’euro, che potrebbe scendere fino a 1,06 dollari, secondo Standard Chartered. In Borsa ne risentirebbero negativamente i titoli appartenenti ai settori finanziario, bancario e industriale. Ci sarebbe un’ulteriore riduzione dei tassi di interesse.
Ipotesi default sugli emergenti
Un’altra ipotesi verosimile è che la pandemia metta in crisi le economia dei Paesi Emergenti. Questi, sempre più indebitati, vedrebbero scendere il rating delle obbligazioni governative. Alcuni potrebbero andare in default, coinvolgendo i risparmiatori che, alla ricerca di rendimenti interessanti, hanno puntato su bond dei mercati emergenti.
Il pregio di questo studio è che al di là delle ipotesi in campo, mette in evidenza come i cigni neri siano sempre possibili. Non si possono evitare, ma avendo un piano di emergenza, si possono ridurre di molto i danni.
Approfondimento
A partire da oggi abbiamo 475 giorni per mettere in salvo i nostri risparmi