Quali malattie del sistema nervoso danno diritto all’indennità di accompagnamento di 520,29 euro

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Quali malattie del sistema nervoso danno diritto all’indennità di accompagnamento di 520,29 euro? Oggi, gli Esperti di ProiezionidiBorsa spiegheranno ai lettori quali sono le patologie che permettono di ottenere l’indennità di accompagnamento.

Lo Stato italiano, infatti, attraverso l’INPS, tutela tutti coloro ai quali è stato riconosciuto un certo grado di invalidità, garantendo una serie di prestazioni economiche. Prestazioni economiche e non, che variano a seconda della percentuale di invalidità riconosciuta dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale al termine di un iter sanitario e burocratico.

Prima di soffermarci sulle malattie nervose che danno diritto all’indennità di accompagnamento di 520,29 euro vediamo insieme in cosa consiste questa indennità.

L’indennità di accompagnamento

L’indennità di accompagnamento è una prestazione di assistenza non reversibile che spetta alle persone che a causa di affezioni fisiche o psichiche sono totalmente inabili.

Pertanto ci si riferisce, purtroppo, a persone impossibilitate a deambulare se non con l’aiuto permanente di un accompagnatore. O comunque non in grado di compiere gli atti della vita quotidiana. Persone, dunque, che abbisognano di un’assistenza continua.

L’indennità di accompagnamento per l’anno 2020 è pari ad euro 520,29 mensili per 12 mensilità e per il riconoscimento del beneficio non sono previsti né limiti di età anagrafica né di reddito.

Quali malattie del sistema nervoso danno diritto all’indennità di accompagnamento di 520,29 euro

Alcune malattie che interessano il sistema nervoso centrale generano una invalidità al 100%. A chi soffre di queste patologie, l’INPS riconosce oltre  alla pensione di invalidità anche l’indennità di accompagnamento pari ad euro 520,29 mensili. Scopriamo quali patologie del sistema nervoso danno diritto anche all’indennità di accompagnamento.

In questo articolo, i Professionisti di ProiezionidiBorsa spiegano come ottenere dall’INPS la pensione di invalidità per i malati di Alzheimer. Anche l’Alzheimer con deliri e depressione ad esordio senile da diritto all’indennità.

Secondo le tabelle dell’INPS oltre a questa patologia l’accompagnamento spetta anche per:

a) l’Epilessia generalizzata con crisi plurisettimanali in trattamento;

b) Epilessia generalizzata con crisi giornaliere;

c) Emiparesi grave o emiplegia associata a disturbi sfinterici;

d) Epilessia localizzata con crisi plurisettimanali o quotidiane in trattamento, sindrome extrapiramidale parkinsoniana o coreiforme o coreoatetosica grave, sindrome cerebellare grave, afasia grave, paralisi cerebrale infantile con emilegia o atassia.