I pagamenti elettronici potrebbero esporre il fianco a delle truffe. Ma cosa si rischia con la carta di credito o con le ricaricabili? Sono sempre più numerosi i soggetti che privilegiano l’utilizzo di pagamenti elettronici in luogo di quelli in contanti. Il ricorso alla moneta liquida presuppone una costante disponibilità di contanti non sempre possibile. Nei giorni in cui la limitazione degli spostamenti è ridotta alle esigenze primarie, riesce difficoltoso recarsi alla sede fisica della propria filiale a prelevare contanti. Si adottano quindi modalità altre di pagamento anche per esorcizzare il timore che le banconote possano rivelarsi veicolo di diffusione del virus. Chi non è avvezzo ai pagamenti elettronici si starà chiedendo cosa si rischia utilizzando la carta di credito.
La manovra 2020
Quanti oggi sono costretti ad affidarsi alle consegne a domicilio ordinando la spesa online o cibo pronto da asporto possono effettuare soltanto pagamenti elettronici. Nel marasma generale determinato dall’emergenza del coronavirus non è da escludere che hackers e sciacalli di ogni specie siano all’opera. Lecito dunque chiedersi quali i rischi dei pagamenti elettronici e quali gli svantaggi legati all’utilizzo della carta di credito.
Di sicuro, la Manovra 2020 ha incentivato la diffusione dei pagamenti elettronici con misure vantaggiose a favore di chi privilegia il pagamento digitale in luogo del contante. E di recente, stando ai dati rilevati dall’Osservatorio Mobile Payment&Commerce del Politecnico di Milano, si è registrato un incremento dei pagamenti elettronici.
Quali i rischi dei pagamenti elettronici
Benché in crescita il numero di italiani che effettua pagamenti elettronici, il nostro Paese si colloca soltanto al 23° posto tra i 27 dell’EU. Il trasferimento di denaro avviene all’interno del circuito di riferimento della carta emessa dall’istituto di credito o dalla società finanziaria. Il titolare di una carta di credito, di debito o prepagata deve poter contare sulla sicurezza della tecnologia contactless e di tutti i pagamenti digitali.
Conviene difendersi anzitutto dal cosiddetto phishing che indica una metodica truffaldina per addentrarsi nei conti correnti online previo recupero dei dati del correntista. L’eventuale mail di phishing che raggiunge l’intestatario del conto potrebbe contenere una richiesta di dati personali a fronte di un presunto smarrimento degli stessi. Il conseguente furto di dati personali e credenziali innesca il meccanismo perverso che conferisce agli hackers accesso diretto ai risparmi del correntista.
Per evitare di cadere nella rete tesa dagli sciacalli, il consumatore deve aver cura di conservare il Pin di carta di credito e bancomat in luoghi sicuri. Conviene che digiti personalmente i codici di ingresso e, in caso di acquisti online, si assicuri della presenza di SSL. Il socket secure lock (SSL) è un sistema teso a garantire il trasferiemento di dati e segnalato dal simbolo di un lucchetto sullo schermo.
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