Quali e quante tasse si pagano sugli immobili? La passione per gli immobili degli italiani è cosa ben nota. Infatti, il 75,2% delle famiglie italiane possiede l’abitazione dove vive, una delle percentuali più alte d’Europa. La locazione e la sola disposizione (senza alcun uso) coinvolgono rispettivamente il 10% e l’11% degli immobili. Investire sugli immobili è dunque ben più di una passione, è quasi un’abitudine dell’italiano medio. Ma quali e quante tasse si pagano sugli immobili?
La prima cosa che bisogna sapere sulle tasse immobiliari è che sono diverse se si parla di persone fisiche o di persone giuridiche. La seconda è che ci sono delle tasse legate all’acquisto di un’immobile, e che ce ne sono altre legate alla sua vendita. E c’è un’altra cosa che dovete sapere. Non è vero che un’immobile non possa essere rivenduto prima dei 5 anni, dopo che lo si sia comprato. E’ solo che, se si fa questo, decadono alcune agevolazioni che si potevano avere. Niente altro.
Quali e quante tasse si pagano sugli immobili?
Vediamo di entrare un minimo in dettaglio. L’acquirente deve pagare in maniera diversa se il venditore è un’impresa o un privato. E se si tratta di una prima casa oppure no. Se il venditore è un privato le tasse sono le seguenti. Imposta di registro del 3% del prezzo della prima casa, 7% quando non è abitazione primaria. Imposta ipotecaria di 168 euro se prima casa, 2% quando non è abitazione primaria. Imposta catastale di 168 euro se prima casa, 1% quando non è abitazione primaria. Se il venditore, invece, è un’impresa, le tasse sono altre. Imposta di registro di 168 euro. Imposta ipotecaria di 168 euro. Imposta catastale di 168 euro. IVA del 4% se prima abitazione, 10% o 20% nel caso di abitazione di lusso o con interventi di recupero effettuati dall’impresa.
Volete usufruire delle agevolazioni per la prima casa? Dovete soddisfare le seguenti condizioni. La casa non deve essere di tipologia lussuosa. Deve essere ubicata nel comune di residenza dell’acquirente. Se l’acquirente è italiano emigrato all’estero, deve essere la prima casa posseduta in Italia. L’acquirente non deve avere già un’abitazione indicata come “prima casa”.
Poche regole, ma importanti
Tutti possono investire nella compravendita di immobili, purché sappiano che cosa stanno facendo. E purché conoscano le regole. Questo per due motivi. L’ignoranza non è ammessa, per legge (Art. 5 del Codice Penale). E non sapere le cose vi espone a problematiche indesiderate, che certamente non gradireste.