I consulenti di ProiezionidiBorsa si occupano spesso di ISEE in quanto il cittadino per poter accedere a molte agevolazioni pubbliche deve necessariamente compilarlo.
Tuttavia, esistono anche dei casi in cui il contribuente per ottenere prestazioni agevolate, bonus ed aiuti economici non deve presentarlo.
Si consiglia la lettura dei diversi articoli pubblicati sul portale sull’ISEE.
Quest’oggi, invece, i professionisti di ProiezionidiBorsa illustreranno ai lettori, quali dati il cittadino deve autodichiarare nell’ISEE e quali no.
Quali dati il cittadino deve autodichiarare nell’ISEE e quali no
Prima di passare all’aspetto più tecnico relativo alla compilazione del modello ISEE, ricordiamo cos’è.
Con l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) si calcola e si misura la ricchezza delle famiglie.
Quando il reddito risulta inferiore a determinate fasce stabilite dalla legge, i cittadini hanno diritto ad accedere a specifiche prestazioni assistenziali e sociali.
Tuttavia, la compilazione della dichiarazione sostitutiva unica la cd. DSU, indispensabile per poter richiedere il modello ISEE, è piuttosto complessa.
Le informazioni richieste sono davvero numerose e a volte, scoraggiano i contribuenti seppur bisognosi.
L’obiettivo dello Stato è comunque quello di stanare i finti poveri.
I dati da autodichiarare
Il cittadino deve autodichiarare nella DSU, sotto la propria responsabilità, alcune informazioni in particolare:
a) i dati anagrafici;
b) la giacenza media ossia il saldo dei vari conti correnti bancari, postali e finanziari;
c) i beni patrimoniali mobiliari e immobiliari posseduti fino al 31 dicembre dei due anni precedenti.
I dati acquisiti dall’Agenzia delle Entrate
Oltre ai dati dichiarati dal cittadino, la DSU si compone di altri dati ossia quelli acquisiti direttamente dalle varie banche dati.
Immaginiamo, il reddito complessivo ai fini IRPEF, trasmesso dall’Agenzia delle Entrate.
I dati in possesso dall’Agenzia delle Entrate così come quelli in possesso dall’INPS, riguardano il nucleo familiare e non il singolo richiedente.
Una volta effettuati tutti i controlli sulla regolarità di quanto dichiarato dal contribuente e dopo aver incrociato tutti i dati, il cittadino può ricevere l’ISEE.
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