Quali contributi si rilevano per ottenere la pensione con Quota 100

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Quota 100 è un modulo di pensione anticipata, introdotto in via sperimentale per il triennio 2019-2021. Cosicché, grazie allo stesso, i lavoratori iscritti all’INPS, possono fare accesso al trattamento pensionistico a condizioni fortemente agevolate. In particolare, la pensione di vecchiaia richiede come requisiti: 20 anni di contributi e 67 di età. Invece, la pensione anticipata ordinaria, pur non prevedendo alcun requisito anagrafico, ne prevede uno contributivo molto severo. Esso, nella specie, è pari a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. Per le donne sono, invece, 41 anni e 10 mesi di contributi.

Infine, per Quota 100, i requisiti di accesso sono: 62 anni di età e 38 anni di contributi. Deve trattarsi, però, di requisiti maturati entro il 31 dicembre 2021. In questo articolo chiariamo, quindi, quali contributi si rilevano per ottenere la pensione con Quota 100. Infatti, non tutti i contributi sono utili ai fini dell’eccesso al discorrendo trattamento anticipato.

Quali contributi si rilevano per ottenere la pensione con Quota 100

Anzitutto, va chiarito che dei 38 anni di contributi, 35 anni, devono essere maturati al netto di disoccupazione, malattia e infortunio. Cioè, non risultano utili i contributi figurativi derivanti da periodi di disoccupazione indennizzata, malattia o infortunio. Ciò, se essi non siano stati integrati dal datore di lavoro. Risultano invece pienamente utili, ai fini dell’accesso a Quota 100, i periodi oggetto di riscatto, come gli anni di laurea. A tal uopo rileva anche il riscatto agevolato.

Ciò, considerato che Quota 100 può essere ottenuta anche attraverso l’opzione contributiva o il computo presso la gestione Separata. Inoltre, il requisito di 38 anni di contribuzione può essere raggiunto in regime di cumulo. Quindi si può ottenere sommando i contributi non coincidenti accreditati presso gestioni previdenziali differenti. Non risultano però utili i contributi accreditati presso le casse professionali e le gestioni previdenziali che non contemplano Quota 100.

Altri tipi di cumulo ammessi o meno

Infine, è possibile il cosiddetto cumulo interno, come quello che può avvenire tra Fondo pensione lavoratori dipendenti e gestione Commercianti. Rilevano, infine i contributi ricongiunti. Questo significa che i contributi accreditati presso una cassa professionale sono utili se ricongiunti. Essi, cioè, devono essere fatti confluire presso la gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico anticipato. Il tutto, normalmente, mediante il pagamento di un corrispettivo.

Tuttavia, non possono essere ricongiunti i versamenti accreditati presso la gestione Separata dell’INPS. Inoltre, quelli Enasarco non possono essere cumulati, ricongiunti o totalizzati con i contributi INPS o delle casse professionali. Leggendo questo articolo, in definitiva, qualora ancora qualcuno volesse accedere alla pensione anticipata mediante Quota 100, saprebbe come muoversi. Potrebbe, infatti, ancora farlo fino alla fine del 2021, qualora possegga i requisiti indicati.

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