Quali cartelle esattoriali non si pagheranno nei prossimi mesi

Governo

Il Governo ha deciso uno stop di determinati pagamenti per non appesantire la crisi economica di cittadini ed imprese. Con l’aiuto degli Esperti di ProiezionidiBorsa, vediamo quali cartelle esattoriali non si pagheranno nei prossimi mesi. Per l’ok definitivo c’è da attendere la data del 19 dicembre, quando il Decreto Legge arriverà nelle due camere del Parlamento.

Comunque, cittadini e imprese possono stare tranquilli che non ci saranno sorprese in merito. Il Governo ha fatto i conti ed è conscio che lo stop dei pagamenti delle cartelle esattoriali costerà 526 milioni di euro.

Per coprire questo buco, l’Agenzia delle Entrate verserà alle casse dello Stato 275 milioni per l’anno corrente. Questi soldi sono riconducibili  a crediti d’imposta per canoni di locazione di botteghe e negozi e per canoni in locazione, leasing, concessione o affitto d’azienda. Inoltre, 40 milioni arriveranno dal Fondo per la compensazione degli effetti finanziari.

I soldi nel 2021 per coprire il buco

Nell’anno 2021, invece, l’Agenzia delle Entrate ha previsto di trasferire 72,8 milioni recuperati da società che esercitano attività bancaria e finanziaria. Altri 137,2 milioni saranno reperiti dalla riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari. Se tutto ciò si dovesse svolgere secondo quanto previsto, cittadini e imprese avrebbero la possibilità di non pagare le cartelle esattoriali.

Tutto fila liscio

Infatti, nel Documento per l’esame parlamentare sta scritto che va verificata l’adeguatezza delle coperture. Solo dopo l’ok, la proroga dal 15 ottobre al 31 dicembre 2020 può avere corso. Cittadini e imprese ottengono la sospensione del versamento di somme derivanti da svariati tipi di cartelle di pagamento. Inoltre viene prorogato il termine di sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi. Il riferimento è alle somme dovute a titolo di stipendio e pensione.

L’agente della riscossione ha un anno in più per notificare la cartella ai fini del riconoscimento del diritto al discarico per inesigibilità. Viene inoltre, rivista la decadenza lunga del debitore. L’Agenzia delle Entrate ha già individuato, dunque, le somme da utilizzare  a fronte del buco. Nel contempo i cittadini sanno quali cartelle esattoriali non si pagheranno nei prossimi mesi.

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