Dovremmo essere arrivati alla luce del tunnel. In fondo si vede davvero lo spiraglio. Adesso però dipenderà anche dalla coscienza di noi tutti, dimostrare la responsabilità di meritare la fine dell’isolamento. 56 milioni di italiani sono ai blocchi di partenza per ricominciare a vivere, finalmente. E adesso una delle domande più ricorrenti è quale sport fare per sfogare lo stress accumulato in quarantena. Per fare una battuta si potrebbe dire che le farmacie attendono la riapertura sociale per finire le scorte di antidepressivi. E in effetti, dopo 60 lunghi giorni di isolamento la prima cosa da fare è affidarsi all’attività per scaricare lo stress e per recuperare il peso forma.
La bilancia parla
Mettere giù qualche chilo non farà bene solo alla prossima prova costume, ma anche e soprattutto al benessere della persona. “Mensa sana in corpore sano” dicevano coloro che hanno dominato mezzo mondo per un millennio. Sì, perché una corretta alimentazione permette a tutte le funzioni fisiologiche di lavorare bene, smaltire e immagazzinare al meglio, espellere ciò che non serve e stare bene. Una macchina regolarmente tagliandata fornisce ottime prestazioni e affidabilità su strada, una lasciata a se stessa si ferma.
La camminata e la corsa
Prima cosa, la più semplice. La risposta migliore a quale sport scegliere per sfogare lo stress accumulato in quarantena. Uscire all’aria aperta, in corsa o anche in semplice camminata vuol dire respirare all’esterno, lontano dalle pareti domestiche. Significa esporsi al sole, quindi assumere Vitamina D, fondamentale per le ossa, per mantenere la calcificazione attiva. Camminare o fare jogging produce la serotonina, l’ormone della felicità, il difensore da ansia a e stress. Ben vengano le cuffiette per ascoltare musica e rilassare la mente, prigioniera allo stesso modo del fisico di questa quarantena infinita. Si preferiscano aree verdi, rinvigorite dall’assenza dello smog per il blocco del traffico.
La piscina per tornare bambini
Il nuoto è lo sport in assoluto più completo. Tonifica e allena tutto il corpo, senza esclusioni. Rilassa la mente e i muscoli, riportandoci alla nostra essenza primaria, l’acqua, di cui siamo fatti e nei quali siamo stati durante la gravidanza. Ma attenzione, piscina non vuol dire solo fare vasche alla Federica Pellegrini, grandissima campionessa. Le cosiddette piscine baby, quelle alte un metro, sono fondamentali per il movimento di chi vuole stare in acqua, ma non sa nuotare o ha paura della profondità. Le piscine basse fanno consumare il doppio delle calorie di una camminata normale, tonificando gambe e glutei, elasticizzando la muscolatura. Non per niente fanno parte dei programmi di recupero dalle operazioni chirurgiche agli arti inferiori.
La bicicletta
Una semplice bicicletta e una pedalata in campagna o lungo il mare o i fiumi. Pedalare rilassa, riporta alla mente la prima volta che abbiamo imparato, tra mille cadute e sbucciature, a tenerci su. Ci strappa piacevoli ricordi, svagando la mente e attivando la circolazione. Andare in bici significa mantenere attivi i cinque sensi, significa osservare tutti i colori della natura, approfittando dei benefici della cromoterapia. Per chi affronta poi percorsi impegnativi con la bici da corsa o la mountain bike, la sfida stimola il cervello e il corpo. Ci poniamo dei traguardi da raggiungere, con noi stessi e con chi ci accompagna. Non porsi limiti, col giusto mezzo, rappresenta la sfida naturale per cui l’uomo si differenzia, nel bene e nel male, dal resto del mondo animale.
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