Qual è l’importo dell’assegno INPS delle pensioni di reversibilità per la vedova con 1 o 3 figli?

INPS

Rispondiamo ai Lettori che chiedono qual è l’importo dell’assegno INPS delle pensioni di reversibilità per la vedova con 1 o 3 figli. Il decesso del marito, oltre al dolore della perdita, costringe il coniuge superstite ad affrontare una serie di incombenze pratiche ed economiche. La gestione della vita quotidiana  si complica se nel nucleo familiare rientrano figli fiscalmente a carico cui assicurare il sostentamento e la prosecuzione degli studi. Aumentano le preoccupazioni di carattere finanziario perché subentra il timore di non riuscire a fronteggiare le spese con l’assegno pensionistico.

Nell’articolo “I 3 motivi per cui si riduce la pensione di reversibilità” abbiamo fornito indicazioni relative ai tagli che il rateo può subire. Ciò in presenza di alcune condizioni che determinano la riduzione dell’importo spettante e che riguardano il reddito e la presenza di figli a carico. Per determinare qual è l’importo dell’assegno INPS delle pensioni di reversibilità per la vedova con 1 o 3 figli occorre valutare il reddito. A seconda della fascia reddituale di appartenenza l’Ente previdenziale eroga un assegno più o meno consistente. Inoltre l’ammontare del rateo pensionistico aumenta in proporzione al numero dei figli presenti nel nucleo familiare.

Qual è l’importo dell’assegno INPS delle pensioni di reversibilità per la vedova con 1 o 3 figli?

Per individuare la somma spettante al coniuge superstite occorre anzitutto considerare la retribuzione mensile del defunto. L’importo dell’assegno pensionistico aumenta o decresce in proporzione allo stipendio che il lavoratore percepiva mentre era in vita. A prescindere dall’ammontare dello stipendio comunque al coniuge superstite con 1 figlio spetta l’80% del rateo pensionistico  del defunto.

Se invece la vedova deve provvedere al sostentamento di sé e di 2 o più figli ha diritto ad un assegno più cospicuo. Nello specifico, il coniuge superstite con 2, 3 o più figli fiscalmente a carico matura il diritto ad un assegno pari al 100% del trattamento previdenziale. Tale diritto decade quando subentrano alcune particolari circostanze. Prima fra tutte il raggiungimento della maggiore età dei figli se gli stessi ottengono un contratto lavorativo. Oppure in alternativa la conclusione del percorso di studi che i figli hanno eventualmente intrapreso e risultano ormai tirocinanti o lavoratori.