Spesso la mente umana tende a procurarsi giustificazioni per fare o non fare certe scelte importanti della propria vita.
Una di esse rimanda alla programmazione sulla propria pensione sin da giovani, quasi pensando che quel giorno non arriverà mai. Salvo poi un giorno scoprire e lamentarsi che esse siano basse.
Ma allora qual è l’età giusta per sfruttare i risparmi e garantirsi una pensione più ricca di centinaia di euro al mese?
I tre pilastri della pensione
Da anni le pensioni del futuro si costruiscono ormai sin da giovani. Le pensioni dello Stato (il c.d. primo pilastro) vanno progressivamente diminuendo per cui occorre affidarsi alla c.d. previdenza complementare.
Il riferimento è ai fondi pensione, di tipo chiuso o aperto, alle polizze vita, ai PIP e prodotti similari. Si tratta di forme di previdenza in un certo senso concorrenti tra di esse, e che in genere sfruttano l’interesse composto. Ossia reinvestono anche gli interessi maturati nel corso del tempo per farli rendere a loro volta nel tempo.
Albert Einstein definì l’interesse composto come l’ottava meraviglia del mondo e ne aveva pienamente ragione. Vediamo di dimostrarlo con i numeri ipotizzando un risparmiatore che volesse fare da sé oltre, o in aggiunta, al risparmio gestito.
Vediamo nel concreto qual è l’età giusta per sfruttare i risparmi e garantirsi una pensione più ricca di centinaia di euro al mese
Il nostro risparmiatore fai da te desideroso di sfruttare l’interesse composto dovrebbe affidarsi alla forza dei mercati azionari globali.
Un simile approccio è tuttavia consigliato solo quando l’orizzonte temporale che si ha davanti è di lungo o lunghissimo periodo. Cioè si hanno almeno 10-15 anni di tempo disponibili per aumentare le probabilità di poter sfruttare la forza dei mercati nel lungo termine.
Ipotizziamo allora di iniziare a 50 anni investendo inizialmente 5.000 euro e poi effettuando un versamento aggiuntivo annuo di 1.800 euro. Con un rendimento medio lordo del 4%, dopo 15 anni si avrebbe un montante di poco sopra i 42mila euro.
Anticipando invece a 40 anni l’inizio di un simile programma di investimento, dopo 25 anni il montante sarebbe poco oltre gli 86mila euro. Mentre nel caso in cui si iniziasse a 24 anni si giungerebbe addirittura a un montante di poco maggiore ai 200mila euro. Quasi 5 volte in più rispetto al primo montante su esposto.
Alla luce di questi numeri, qual è l’età giusta per sfruttare i risparmi e garantirsi una pensione più ricca di centinaia di euro al mese? Ad esempio nell’articolo di cui qui il link abbiamo visto in quanto tempo e in che modo un 20enne può accumulare 100mila euro.
Una sola morale per garantirsi una pensione più ricca di qualche centinaia di euro
Dunque, sono bastate tre sole ipotetiche date per dimostrare chiaramente che prima si inizia e più ci si assicura pensioni maggiori in vecchiaia.
Questa conclusione è avvalorata oltretutto dalle seguenti considerazioni.
La prima è che all’aumentare dell’orizzonte temporale che si ha davanti più aumentano le probabilità di sfruttare pienamente la forza dei mercati azionari globali. Chi inizia a 24 anni, per esempio, ha davanti a sé un orizzonte di 40 anni per poter sfruttare tutta la forza della crescita azionaria globale. Vale il contrario per chi inizia invece molto più in là negli anni.
Quindi, seconda considerazione, chi prima inizia potrebbe ottenere anche un rendimento medio lordo maggiore al 4%. Tradotto, si garantirebbe una pensione ancora più ricca.
Infine, chi inizia sin da giovane potrebbe ottenere lo stesso montante di chi inizia a 50 anni anche con cifre molto più ridotte.
Riprendiamo il caso del 24enne. Per ottenere a scadenza un montante di circa 42mila euro sarebbero infatti sufficienti un investimento iniziale di 500 euro e dei versamenti aggiuntivi annui di 400 euro. Sempre sempre ipotizzando un rendimento medio lordo del 4% annuo.
Ecco allora sciolto il dubbio in merito a qual è l’età giusta per sfruttare i risparmi e garantirsi una pensione più ricca di centinaia di euro al mese. Ancora, nell’articolo di cui qui il link mettiamo a confronto due diversi profili di risparmiatori e vediamo chi dei due guadagna di più nel tempo.