Con la proroga dello stato di emergenza, si proroga anche lo smart working. In particolare, il DPCM, prevede la proroga dello smart working fino al 30 aprile, e di conseguenza anche i vantaggi e gli aiuti di questa modalità di lavoro per tante famiglie italiane.
La Redazione più volte ha affrontato il tema smart working, evidenziando i suoi vantaggi per tante famiglie. Lavorare da casa, consente tanti vantaggi soprattutto in presenza di minori, oltre ad evitare pericoli di contagio e prevenire la diffusione del Covid.
La proroga dello stato di emergenza consente al Governo uno strumento più veloce per concretizzare le misure di prevenzione e contenimento dell’epidemia. Con lo stato di emergenza il Governo e la Protezione civile hanno poteri straordinari, tra cui poter operare in deroga alle disposizioni di legge vigenti.
Ciò al fine di attuare in maniera rapida tutte le misure necessarie al contenimento dell’epidemia e alla sua diffusione. Tra le tante misure, il nuovo DPCM prevede la proroga dello smart working fino al 30 aprile. Vediamo cosa comporterà.
Proroga dello smart working fino al 30 aprile
La proroga dello svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile comporta che il datore di lavoro potrà decidere in maniera unilaterale. Infatti la procedura semplificata introdotta dal Governo, continuerà fino al 30 aprile 2021 per i privati. I datori di lavoro potranno imporre la modalità smart working, anche senza l’accordo del dipendente, previsto dalla legge 81/2017.
Tale procedura semplificata, ovviamente, ha come condizione di applicabilità, lo stato di emergenza. Terminato tale periodo, il datore di lavoro, potrà ricorrere a tale modalità solo mediante accordo con il lavoratore. Lo smart working, con i suoi vantaggi, come risparmio per trasporti e maggiore autonomia, continuerà in maniera semplificata fino al perdurare dello stato di emergenza.
Si sta valutando, altresì l’ipotesi di un rimborso spese che vada a coprire i maggiori consumi, gli straordinari non effettuati e i buoni pasto.
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