Pronta la bomba contro la Germania? Spieghiamoci meglio.
La sentenza della Corte Costituzionale tedesca contro il Quantitative Easing della Banca Centrale Europea, ha scatenato un putiferio. E adesso sul cielo sopra Berlino si addensano le nuvole nere della Commissione Europea. Ecco cosa rischia la Germania
Pronta la bomba contro la Germania: l’Europa minaccia la procedura di infrazione
I fatti sono noti. La settimana scorsa la Corte Costituzionale tedesca si era pronunciata contro il Quantitative Easing della Banca Centrale Europea. La Corte tedesca da una parte aveva ritenuto legittimo lo strumento. Dall’altra contestava la possibilità di acquisti illimitati di titoli di Stato. Secondo l’organo supremo tedesco questo andava oltre i compiti della BCE.
Ovviamente la sentenza non è piaciuta né alla Banca Centrale Europea né alla Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen. In una nota alla stampa la presidente della Commissione Europea ha dichiarato di non escludere una procedura di infrazione nei confronti della Germania.
In particolare la presidente ha ribadito i tre cardini fondamentali della Commissione Europea. La politica monetaria dell’Unione Europea è di competenza esclusiva. Il diritto dell’UE ha il primato sul diritto nazionale. Le sentenze della Corte di Giustizia Europea sono vincolanti per tutti i tribunali nazionali. Aggiungendo che l’ultima parola sul diritto dell’UE è sempre pronunciata in Lussemburgo.
Una dichiarazione necessaria per evitare fughe in avanti di altre Corti Costituzionali
Nella nota Ursula von del Leyen precisa che la Commissione Europea sta analizzando dettagliatamente la sentenza della Corte Costituzionale tedesca. E non esclude possibili opzioni di ricorso a procedure di infrazione verso la Germania.
Una presa di posizione durissima necessaria per impedire eventuali fuga in avanti di altre corti costituzionali. Infatti già alcuni governi europei come Polonia e Ungheria dopo la sentenza della Corte tedesca hanno messo le mani avanti. Il ragionamento è semplice. Secondo quei Governi se vale la sentenza della Corte Costituzionale di un paese dell’Euro, allo stesso modo hanno valore anche quelle di altri Paesi. Una logica inaccettabile per la Commissione Europea. Infatti appare evidente che se si accetta questa conclusione si mette a rischio l’intera Unione.