Dopo alcuni mesi carichi di dati negativi la Produzione industriale tedesca oggi ha nuovamente mostrato il segno più.
Per la verità anche il mese precedente era stato rivisto al rialzo ma il contesto era comunque di un trend in calo, tendenza che ora pare interrotta.
A quanto pare però è ancora troppo poco per ridare pieno vigore alle Borse.
Produzione industriale tedesca: un dato sempre in altalena
Il dato sulla Produzione industriale tedesca è uscito a +0.5% che è molto rispetto al consensus posto a -0.5%, ma è già molto meno d’effetto rispetto al precedente posto +0.4%.
Vi è da dire che l’andamento storico di questo dato è sempre stato molto volatile come vediamo dalla tabella (fonte Investing.com):
Abbiamo volutamente ripreso questo grafico per evidenziare come questo andamento altalenante per la Produzione Industriale tedesca sia stata una costante negli ultimi anni.
L’enfasi attribuita a questo dato nell’ultimo periodo è dunque l’anomalia.
Nel senso che anche in epoche recenti, successioni di dati col segno meno non avevano generato le stesse reazioni anche scomposte sui mercati.
Come mai?
La prima idea che viene in mente è che durante le fasi di campagna elettorale, piaccia o meno, vale tutto.
Borse zavorrate dalla paura dei dazi USA
E’ evidente comunque che per contrastare un eventuale impulso di Trump verso l’imposizione dei dazi doganali sui prodotti europei, e dell’industria tedesca nello specifico, un +0.5% è assolutamente nulla.
Va da sé dunque che i mercati in questo momento scontano pesantemente il procurato allarme che la casa Bianca ha generato.
L’avere allontanato l’accordo con la Cina sui dazi che si pensava ormai in dirittura d’arrivo ha fatto scattare l’ansia riguardo a una estensione della politica protezionista anche avverso all’Europa.
E quanto questo potrebbe nel caso pesare sulla produzione industriale tedesca è facile immaginarlo: sarebbe una catastrofe.
Specie per il comparto automobilistico germanico che ha negli USA uno dei mercati principali.
Un crinale reversibile da chi lo ha generato
Insomma pare proprio che questo crinale ribassista delle Borse sia reversibile soltanto da chi lo ha generato, ovvero Donald Trump.
Già la risposta odierna dei mercati americani, che molto sanno sulle mosse della Casa Bianca, sarà fondamentale per decifrare le intenzioni dello studio ovale.
Monitoriamo con molto attenzione le chiusure serali.