La vicinanza dei supporti potrebbe essere un’ottima occasione per entrare in acquisto sul titolo. Bisogna, però, tener presente che probabilmente Italian Exhibition Group è un titolo azionario sul quale puntare per il lungo termine.
A differenza dei report passati, infatti, siamo costretti a riportare una valutazione del titolo che non è molto lusinghiera. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, il titolo risulta essere sopravvalutato. Questo risultato potrebbe essere la conseguenza di una trimestrale non proprio all’altezza delle aspettative. La perdita per azione nel secondo trimestre del 2020, infatti, era stata di 0,05 euro, mentre quella registrata nel secondo trimestre del 2021 è risultate essere pari a 0,45 euro. Un notevole peggioramento che trova la sua spiegazione nei seguenti dati relativi al secondo trimestre del 2021.
L’azienda ha riportato un discreto risultato nel secondo trimestre con un miglioramento delle entrate, anche se le perdite sono aumentate e il controllo dei costi è stato più debole. I ricavi, infatti, sono stati pari a 4.63 milioni di euro in aumento del 187% rispetto allo stesso periodo del 2020. La perdita netta, invece, è stata pari a 13.8 milioni di euro in aumento rispetto ai 12,3 milioni di euro del secondo trimestre del 2020.
Solo il fair vale, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione del 50% circa.
Per gli analisti che coprono il titolo il consenso medio è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 30% circa.
Un aspetto interessante è la crescita attesa degli ultimi per i prossimi anni. Secondo gli analisti, infatti, la crescita media annua per i prossimi tre anni sarà superiore al 60%.
Probabilmente Italian Exhibition Group è un titolo azionario sul quale puntare per il lungo termine: le indicazioni dell’analisi grafica
Italian Exhibition Group (MIL:IEG) ha chiuso la seduta del 19 ottobre a quota 2,97 euro in ribasso dell’1% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è ribassista e, dopo averlo già rotto una volta al ribasso, si sta approcciando nuovamente al I obiettivo di prezzo in area 2,87 euro. Una chiusura settimanale inferiore a questo livello aprirebbe le porte a un’accelerazione al ribasso che ha come massima estensione area 1,27 euro (III obiettivo di prezzo).
La tenuta del supporto, invece, potrebbe favorire la ripartenza al rialzo che verrebbe confermata e rafforzata da una chiusura settimanale superiore a 3,15 euro. In questo caso lì’obiettivo più vicino si trova in area 4,11 euro (I obiettivo di prezzo). Quelli successivi, invece, si trovano in area 5,69 euro (II obiettivo di prezzo) e area 7,27 euro (III obiettivo di prezzo).