Per le statistiche riportate in questo articolo abbiamo utilizzato i dati del Dow Jones dal 1896 al 2014 escludendo il solo 1914. Tale scelta è dettata dal fatto che il 30 Luglio 1914 per lo scoppio della I Guerra Mondiale il mercato americano è stato chiuso fino alla riapertura del 15 Dicembre dello stesso anno.
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Iniziamo subito col dire che il 2018 sarà l’ottavo anno del ciclo decennale e il secondo anno del ciclo presidenziale. Per il ciclo di ProiezionidiBorsa, quindi, si tratterà di anno (8;2). Gli anni che appartengono alla combinazione {8,2} sono: 1898-1918-1938-
1958-1978-1998.
Con le serie storiche a nostra disposizione possiamo ricavare che:
Rendimento medio atteso per il 2018: 21.7%
Deviazione standard: 18.7%
Probabilità che il rendimento annuo positivo (i.e. chiusura dell’anno superiore
all’apertura): 87.7%
Probabilità che si abbia un crash superiore al 20%: 1.3%
L’andamento annuo, invece, dovrebbe svilupparsi in accordo al frattale su scala settimanale mostrato in Figura
Per cui dopo un minimo nel primo trimestre dell’anno (specificatamente durante il mese di Marzo), le quotazioni dovrebbero partire al rialzo per raggiungere il massimo annuale verso la fine 2018.
In quali giorni si formeranno molto probabilmente i minimi/massimi assoluti/relativi dell’anno 2018?
FUTURE DAX, FUTURE EUROSTOXX E FUTURE FTSE MIB
23 marzo, 27 aprile, 7 agosto, 21 dicembre
S&P 500
area 13/20 giugno
area 6/13 agosto
21/30 dicembre
Effetti stagionali: il barometro di Gennaio
In questo paragrafo vi diamo gli elementi per utilizzare il rendimento del mese di Gennaio come Barometro per quanto accadrà nel corso dell’anno.
Il Barometro evidenzia semplicemente la performance del primo mese dell’anno, sulla convinzione popolare degli investitori statunitensi per cui “As goes January, so goes the year”.
Qual è l’efficienza del Barometro di Gennaio?
Prima di rispondere a questa domanda discutiamo il significato dei quattro quadranti nei grafici precedenti:
- In questo quadrante cadono tutti gli anni per i quali il Barometro ha funzionato in quanto sia Gennaio che l’anno hanno avuto un rendimento positivo;
- Ci sono gli anni in cui Gennaio è stato negativo e l’anno ha chiuso positivo. Il Barometro non ha funzionato;
- In questo quadrante cadono tutti gli anni per i quali il Barometro ha funzionato in quanto sia Gennaio che l’anno hanno avuto un rendimento negativo;
- Ci sono gli anni in cui Gennaio è stato positivo e l’anno ha chiuso negativo. Il Barometro non ha funzionato.
Guardando attentamente notiamo come per gli anni in cui Gennaio è stato positivo la frazione di punti nel quadrante sbagliato è minore. Andando, quindi, a separare gli anni in cui Gennaio è stato positivo da quelli in cui è stato negativo otteniamo i risultati mostrati in Tabella 1.
Notiamo immediatamente come l’efficienza del Barometro quando Gennaio è positivo è superiore al caso generale e molto superiore al caso in cui Gennaio è negativo.
S&P 500 | Dow Jones | |
Gennaio positivo | 95,00% | 84,21% |
Gennaio negativo | 53,57% | 62,50% |
Tabella 1 Efficienza del barometro di Gennaio considerando separatamente i casi in cui il mese sia stato positivo e negativo. La serie storica utilizzata è tutta quella a nostra disposizione sia per il Down Jones che per l’S&P500.
Abbiamo calcolato la probabilità che quanto osservato sia una fluttuazione statistica di una distribuzione che non prevede alcuna correlazione tra l’andamento del mese di Gennaio e quello dell’intero anno. Nel caso in cui si considerino l’intera serie storica (senza distinzione tra Gennaio positivo e negativo) o i soli caso con Gennaio positivo, la probabilità che la correlazione osservata sia dovuta ad una fluttuazione statistica è inferiore ad una parte su 5000. Nel caso, invece, in cui si considerino soli i casi con Gennaio negativo, la probabilità che la correlazione osservata sia dovuta ad una fluttuazione statistica è di oltre il 50%. Per cui non possiamo derivare alcun nesso di causalità tra l’andamento del mese di Gennaio e quello dell’intero anno.
Chiudiamo sottolineando come nel 2018 il mese di Gennaio abbia avuto un rendimento positivo e questo va a confermare ulteriormente la nostra proiezione per l’anno in corso.
Proiezioni di Prezzo per l’anno 2018
Quali sono i valori da monitorare e quali sono le aree di minimo/massimo per gli Indici azionari più importanti?
Future Ftse Mib
1 19.580
2 18.165
Cosa significa?
Che nell’anno 2018 potrebbe essere possibile un ritorno in area 19.580 pur mantenendo la tendenza rialzista. Sotto 2 tendenza ribassista. Sopra 1 tendenza rialzista. Fra 1 e 2 lateralità.
Quali sono le aree di minimo e massimo proiettate per l’anno 2018?
Proiezioni di prezzo
area di minimo 20.325/21.675
area di massimo 25.715/27.180
Cosa farà cambiare la nostra proiezione?
La variazione del trend
Future Dax
1 11.389
2 10.535
Cosa significa?
Che nell’anno 2018 potrebbe essere possibile un ritorno in area 11.389 pur mantenendo la tendenza rialzista. Sotto 2 tendenza ribassista. Sopra 1 tendenza rialzista. Fra 1 e 2 lateralità.
Quali sono le aree di minimo e massimo proiettate per l’anno 2018?
Proiezioni di prezzo
area di minimo 12.379/12.992
area di massimo 14.585/15.179
Cosa farà cambiare la nostra proiezione?
La variazione del trend
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Future Eurostoxx
1 3.100
2 2.959
Cosa significa?
Che nell’anno 2018 potrebbe essere possibile un ritorno in area 3.100 pur mantenendo la tendenza rialzista. Sotto 2 tendenza ribassista. Sopra 1 tendenza rialzista. Fra 1 e 2 lateralità.
Quali sono le aree di minimo e massimo proiettate per l’anno 2018?
Proiezioni di prezzo
area di minimo 3.368/3.539
area di massimo 3.981/4.127
Cosa farà cambiare la nostra proiezione?
La variazione del trend
S&P 500
1 2.238
2 2.005
Cosa significa?
Che nell’anno 2018 potrebbe essere possibile un ritorno in area 2.238 pur mantenendo la tendenza rialzista. Sotto 2 tendenza ribassista. Sopra 1 tendenza rialzista. Fra 1 e 2 lateralità.
Quali sono le aree di minimo e massimo proiettate per l’anno 2018?
Proiezioni di prezzo
area di minimo 2.444/2.580
area di massimo 2.918/3.000
Cosa farà cambiare la nostra proiezione?
La variazione del trend
Conclusioni: nel primo trimestre dell’anno attendiamo la formazione del bottom annuale. Riteniamo che questo sia un’ottima occasione di ingresso Long di breve, medio e lungo termine.
Per il momento tutto è in linea con le nostre previsioni.
La storia e la statistica dicono che:
chi acquista nel primo trimestre del 2018 ha probabilità del 75/80% che dopo 9 mesi porterà a casa un rendimento positivo;
chi acquista nel primo trimestre del 2018 ha probabilità quasi oltre il 90% di portare a casa rendimenti positivi dopo 48/60 mesi.
La storia che principalmente si ripete, ci incoraggia per il momento attuale: questo caos è nell’ordine delle cose, e presto tornerà il bel tempo (è ciclico!).
Ben sapendo che non necessariamente andrà così anche stavolta, ma ci sono buone probabilità che anche stavolta la storia si ripeta.…ma come al solito si procederà per step.