Trovare parcheggio può diventare un’impresa davvero complessa e stressante per l’automobilista. Non solo è complesso trovare parcheggio, soprattutto nelle grandi città, ma spesso è complice anche la segnaletica stradale. Infatti,spesso, capita di trovare un posto per l’auto che sembra perfettamente legittimo e poi in realtà vi è un segnale verticale nascosto dalla vegetazione. Oppure un segnale orizzontale che ormai non si vede più. Il classico caso è quello delle strisce, soprattutto blu e gialle, molto sbiadite e quasi cancellate che ingannano l’automobilista.
Come noto, infatti, abbiamo la segnaletica stradale verticale e orizzontale. Quella verticale è costituita dai classici paletti con sopra il cartello stradale di forma triangolare, circolare o quadrangolare. Quella orizzontale, invece, è la segnaletica che si trova sull’asfalto. Le classiche strisce sulla strada, ad esempio quelle che determinano la carreggiata, o la possibilità di sorpassare, o ancora il triangolo o il segnale di STOP per imporre la precedenza.
Prima di pagare una multa di euro 29 e 40 il trasgressore, per non perdere soldi, deve sapere queste cose
Il divieto di sosta è il tipo di infrazione più diffusa in Italia. Il Codice della Strada disciplina accuratamente il divieto di sosta all’articolo 158. Indica tutta una serie di condizioni e luoghi ove è vietato parcheggiare. In prossimità di passaggi a livello o binari o tramviarie oppure in corrispondenza di queste intralciandone la marcia. Nelle gallerie, sottovie, sottopassaggi, sotto i portici, salva diversa segnalazione. Sui dossi e sulle curve, sulle strade urbane di scorrimento fuori dai centri abitati. Oppure in prossimità dei segnali stradali verticali o semaforici in modo da nasconderli alla vista.
Sugli attraversamenti pedonali o passaggi per ciclisti. Sui marciapiedi salva diversa segnalazione. In blocco ai passi carrabili. Quando venga impedito al conducente di accedere ad un veicolo regolarmente parcheggiato. In seconda fila, sulle banchine, negli spazi riservati ai disabili. E cosi via. Oltre a questo è imposto all’automobilista di adottare, in fase di sosta, tutte le cautele per evitare incidenti.
La segnaletica del divieto di sosta per la giurisprudenza
A parte i casi più gravi, come tra le varie ipotesi il parcheggio nei posti riservati ai disabili o quello che intralcia la circolazione, la sanzione classica per il divieto di sosta è quella di 42 euro (fino a 173). Interessante proprio in tema di divieto di sosta l’ordinanza 2417 del 2018 della Corte di Cassazione. Questa ha spiegato che la sanzione per divieto di sosta è legittima anche se è visibile solo una segnaletica orizzontale o verticale.
Prima di pagare una multa di euro 29 e 40 (ridotta del 30% quella di 42 euro nei primi 5 giorni dalla contestazione) è importante guardare bene la segnaletica stradale. Nel caso esaminato dai giudici un automobilista aveva impugnato la sanzione per divieto di sosta proprio lamentando il fatto che fosse visibile la segnaletica verticale e non quella orizzontale. Per la Cassazione il divieto di sosta è valido anche quando è visibile solo una segnaletica tra quella orizzontale e verticale.