Previsioni sull’oro: i prossimi livelli

previsioni oro

In questo periodo le previsioni sull’oro stanno raggiungendo livelli interessanti. A dare una mano? Le tante incertezze.

Il panico sui mercati

Prima era la guerra dei dazi e l’imprevedibile Donald Trump. Era lui infatti che con i suoi tweet faceva il bello e il cattivo tempo. All’improvviso. Poi è scoppiato il coronavirus. All’inizio, quando ancora non si sapeva ben gestire l’emergenza,  il panico sui mercati aveva favorito le quotazioni del metallo giallo. Poi la grande tempesta di marzo inaugurò il mercato orso. E l’oro iniziava a correre. A dare una mano, indubbiamente, il ritorno della Federal Reserve e delle sue posizioni ultra accomodanti. Le stesse che furono adottate con il crollo Lehman di 10 anni prima e che poi, il resto delle banche centrali avrebbero adottato. Ieri come oggi.

Le previsioni sull’oro

Attualmente, anche grazie alla progressiva riapertura  delle varie economie, il prezzo dell’oro che nelle ultime sedute ha superato ha raggiunto e superato i 1700 dollari l’oncia ha registrato una prima discesa al di sotto di questo livello. Ma l’ottimismo sulle quotazioni del metallo giallo è ritornato ben presto e adesso l’oncia viene quotata a 1.722 dollari. E con buona pace dei ribassisti le previsioni sull’oro non si fermano qua. Infatti per Ubp, l’oro potrebbe continuare tranquillamente a salire fino a raggiungere i $3000.

Il fattore determinante

Una previsione che sembra in controtendenza rispetto a quanto accade sugli indici. Ma che invece tiene conto del fattore determinante: le banche centrali. La stampa di moneta è stata estremamente ampia negli ultimi anni e le incertezze sul futuro non sono state fugate. Infatti l’S&P 500 è tornato al di sopra dei livelli fissati a 3000 punti, il Dow Jones sopra 25.000. Ed anche in Italia, il Ftse Mib può vantare chiusure particolarmente interessanti durante questa settimana. Attualmente l’indice tricolore arriva a superare più 1,8%. Tutto risolto? Non proprio.

Il prezzo dell’oro

Facciamo un passo indietro. Dall’agosto 2000 all’agosto 2011 l’indice S&P 500 è crollato di oltre il 25%. Perdendo un quarto del proprio valore. Ma nello stesso periodo il prezzo dell’oro è salito di quasi il 600%. Tra il 19 febbraio e il 23 marzo di quest’anno è successa una cosa simile a causa del panico da coronavirus. Ed anche se i motivi che determinano una crescita delle quotazioni dell’oro sono da sempre oggetto di discussione, è indubbio che la paura e l’incertezza sono tra questi. Tutto questo perché, è bene ricordarlo, il Covid-19 si sta riaffacciando in Corea del Sud, con Seul costretta a chiudere nuovamente per la minaccia di focolai. A tutto vantaggio del metallo giallo