Previsioni su azioni e titoli bancari per i prossimi mesi

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Quali sono le previsioni  su azioni e titoli bancari per i prossimi mesi?

I titoli bancari sono le prime “vittime” di una situazione economica che, recentemente, la Bce ha confermato essere in frenata.

Le preoccupazioni della Bce

Roma, infatti, è l’unico paese dell’Unione a dover aver bisogno di un avanzo primario per ridurre il debito. In realtà, come sottolineato nei giorni scorsi anche dalla Fed, ad essere in calo è l’intera economia mondiale. Purtroppo, però, chi paga per primo, in caso di debolezza globale, sono le nazioni che, come l’Italia, hanno delle forti pressioni su debito e competitività. Nel secondo caso si deve guardare a riforme sempre lente e macchinose, quando non addirittura assenti. Nel primo, invece, il legame strettissimo tra debito e banche è un nemico ancora più insidioso.

Crediti deteriorati: Italia prima

Basti pensare che in Italia, nel terzo trimestre del 2018, si sono visti i volumi più ampi di crediti deteriorati. Tradotto in numeri si parla di 153 i miliardi di euro. A certificarlo è anche il rapporto annuale della Bce sulle attività di Vigilanza 2018. Al secondo posto con 130 miliardi si piazzano i francesi e solo al terzo gli spagnoli con 95 miliardi di euro.

Per questo motivo, come detto, sono gli istituti di credito ad essere in prima linea in caso di crisi. Una conferma arriva da quanto deciso da Credit Suisse su Intesa e Unicredit.

Previsioni su azioni e titoli bancari. La view di Credit Suisse

Il report, da più parti definito severo, infatti, evidenzia la copertura del titolo di Intesa Sanpaolo con un rating underperform e un target price a 1,8 euro. Per quanto riguarda Unicredit, invece, non si va oltre un neutral con target a 13,3 euro. Secondo la banca svizzera, il tasso medio annuo di crescita del net interest income delle banche italiane tra il 2019 e il 2021 non dovrebbe essere superiore allo 0,1%. Il resto della comunità finanziaria, invece, spera in un ben più corposo 2%.

Previsioni su azioni e titoli bancari. Dividendi e credito

Nel focus ci sono anche la qualità del credito e i dividendi dei vari istituti di credito. Questi ultimi, infatti, sono chiamati a dover superare diverse sfide che il mercato al momento attuale non sconta. Infatti le borse sembrano essere particolarmente compiacenti anche sulla qualità del credito. Da Credit Suisse si guarda con cautela a fattori come npe, unlikely to pay, livelli di copertura. Il tutto senza contare che l’anticipazione degli accantonamenti potrebbe costringere Intesa Sanpaolo a rivedere le sue strategie sul dividendo. Una cedola potenzialmente non sostenibile.

Approfondimento

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