Mentre molti continuano a guardare all’argento e all’oro, nel settore delle materie prime si iniziano a ravvisare delle belle opportunità di guadagno. Nei giorni scorsi abbiamo visto il palladio, oggi andiamo ad analizzare lo zucchero. Nel 1975, lo zucchero raggiunse un massimo a 75,53 e da quel livello è iniziata una carambola ribassista che ha portato fino al minimo del 2020 in area 9,93. Potrebbe essere stato questo un minimo poliennale di ripartenza definitiva? Andiamo a fare le nostre valutazioni attraverso un’attenta analisi dei prezzi e dei nostri oscillatori predittivi e di conferma.
Quale scopo di questa analisi? Capire se lo zucchero potrebbe essere una materia prima da comprare da cassetto in vista di forti rialzi di breve, medio e lungo termine.
Da inizio anno è stato segnato il minimo a 9,93 ed il massimo a 16,23. La chiusura di contrattazione dell’ 8 ottobre è stata a 14,17. Se la chiusura di contrattazione odierna avverrà sopra il livello di resistenza di 13,91, si formerà uno straordinario pattern di forza rialzista con un obiettivo primo a 16,36 da raggiungere per/entro il 30 dicembre di quest’anno.
I livelli attuali sono quindi un buon punto di ingresso al rialzo. Con che ottica temporale?
Potrebbe essere stato questo un minimo poliennale di ripartenza definitiva?
Prima o poi uno strumento finanziario tende a raggiungere dei minimi duraturi di ripartenza, come poi dei massimi di discesa per diverso tempo. Molti indicatori ci fanno ritenere che entrare al rialzo sullo zucchero e mantenere la posizione per anni potrebbe essere una grandissima opportunità “da giocarsi” fin da subito.
Quale strategia di investimento applicare al momento attuale?
Comprare la materia prima a mercato con stop loss a 12,92 e mantenere da cassetto. Se l’anno in corso chiuderà sopra il livello di 15,10, si andrebbe a convalidare una ripartenza di lungo termine con probabilità vicine al 90%, con un obiettivo a 27,64 entro al massimo un paio di anni e poi 45,61 entro il 2027 circa. Ci sembra una buona anzi grande opportunità ed il risk reward davvero ottimale.