Potrebbe essere la terapia giusta per questa malattia molto diffusa la cura appena approvata dall’UE per difendere il sistema immunitario senza dolore

visite mediche

Gli studi in campo onco-ematologico sono tra i più importanti in circolazione perché permettono di scoprire nuove cure per malattie molto pericolose e spesso letali. Soprattutto quando le cure classiche non ottengono i risultati sperati e quando le ricadute minano le nostre speranze, le terapie innovative potrebbero essere l’unico strumento che abbiamo a disposizione. Le CAR-T sono una terapia basata sui linfociti T, cioè globuli bianchi che difendono il nostro organismo e che la malattia rende deboli. Queste cellule vengono modificate geneticamente in laboratorio e rafforzate in modo da attaccare leucemie, linfomi o mielomi. Si tratta di terapie molto complesse, considerate l’ultima frontiera nella lotta contro il cancro.

Rafforzare le difese

Le terapie mirano a rafforzare le difese immunitarie per attaccare le cellule maligne e i virus, i batteri e le proteine che in genere non sono presenti nelle cellule sane. In Italia l’introduzione con approvazione AIFA di questo tipo di approccio risale al 2019, per le diverse patologie che colpiscono i giovani fino a 25 anni o gli adulti. Si ricorre alle CAR-T quando le terapie standard non hanno prodotto effetti o nei casi di ricomparsa della malattia. Grazie al sostegno dell’AIRC, si sono ottenuti i primi risultati durante la fase sperimentale sui bambini affetti da leucemie linfoblastiche all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Il passo successivo è quello di utilizzare la stessa cura per il neuroblastoma, tumore solido molto frequente in età pediatrica.

A Milano, il progetto INCAR è stato istituito per rendere queste cure più accessibili ed economiche. Il procedimento prevede un prelievo, la modifica genetica dei linfociti, il trattamento chemioterapico, l’infusione delle cellule nel paziente e il monitoraggio. Le terapie geniche prevedono l’inserimento di materiale genetico all’interno dell’organismo. Le CAR-t sono in tal senso la prima terapia a essere stata autorizzata all’interno della Comunità Europea.

Potrebbe essere la terapia giusta per questa malattia molto diffusa la cura appena approvata dall’UE per difendere il sistema immunitario senza dolore

La Commissione Europea ha approvato l’immissione in commercio di un nuovo trattamento CAR-T che ha il nome di Liso-Cel. Potrebbe essere la terapia giusta sia per i casi di recidiva che per linfomi primitivi negli adulti che abbiano già ricevuto due terapie senza risultati. L’autorizzazione è arrivata dopo che gli studi hanno riportato dati soddisfacenti, ovvero il 73% dei pazienti ha avuto una risposta al trattamento e il 53% dei pazienti ha visto ridursi in maniera consistente la malattia residua. Questa terapia è considerata un passo avanti importante perché va a coprire un vuoto che preoccupava non poco.

La scelta limitata di terapie per pazienti recidivi nei casi di linfoma a grandi cellule B impediva di offrire possibilità di remissione sul lungo periodo. Questi tumori, che colpiscono il sistema linfatico e che si sviluppano dai linfociti presenti nel sangue, riguardano per il 95% delle volte gli adulti. Le risposte alle terapie sono minime, mentre le recidive molto frequenti. Le cause non sono ancora del tutto conosciute.

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