Poste Italiane (PT.IT) ha chiuso la seduta del 6 novembre a 6,47€ in ribasso dello 0,64% dopo che è entrata a far parte del portafoglio di lungo di Mediobanca.
Questo il giudizio della banca di affari che ha spinto a introdurre il titolo nel portafoglio
Poste Italiane (rating neutral e target price a 8 euro) sarà il principale beneficiario della volatilità del paese sulle passività SII, con un aumento previsto di 45 punti base. Ciò dovrebbe aiutare i dirigenti a rimuovere le preoccupazioni sulla tenuta di capitale di Poste Vita. Inoltre, gli analisti di Mediobanca si aspettano un solido set di risultati nel terzo trimestre. Con un multiplo prezzo/utile di 8,5 volte e un rendimento del dividendo del 6,8%, il profilo di rischio/rendimento di Poste Italiane è allettante.
Alla chiusura del 31 ottobre scrivevamo (Poste fuori dall’affare Alitalia e prende il volo, leggi articolo)
Come si vede dal grafico ancora una volta il III° obiettivo di prezzo (limite invalicabile) ha svolto egregiamente il suo lavoro. Non appena, infatti, le quotazioni lo hanno toccato sono schizzate al rialzo. Tuttavia non si può ancora parlare di scampato pericolo. Le quotazioni di Poste Italiane, infatti, sono frenate dalla forte resistenza in area 6,4254€. Solo la rottura di questo livello farebbe invertire la tendenza al rialzo.
Nel caso in cui, invece, si dovesse rompere area 6€, dovremmo andare a calcolare i nuovi obiettivi ribassisti.
Allo stato attuale la proiezione in corso sul titolo è rialzista e ha già raggiunto il suo I° obiettivo di prezzo in area 6,4213€. Questa area nelle ultime due sedute ha fornito un valido supporto ai rialzisti e fino a quando reggerà il prossimo obiettivo sarà in area 6,8587€. In caso contrario, rottura di area 6,4213€ confermata in chiusura di giornata, potrebbero prendere il sopravvento i ribassisti. In questo caso dovremmo andare a ricalcolare gli obiettivi al ribasso.
Poste Italiane: proiezione rialzista in corso sui time frame giornaliero
