Poste Italiane accelera al rialzo spronata dalle voci su Generali e il buy-back

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Il titolo  Poste Italiane  ha chiuso a 8.106€ con un rialzo del 1.68%.

La tendenza in corso è rialzista e adesso punta il II° obiettivo naturale in area 8.2374€. In caso di continuazione al rialzo la massima estensione si trova in area 8.9875€.


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Ritracciamenti fino in area 7.4873€ (I° obiettivo naturale) con tenuta di questo supporto  sono possibili senza che la tendenza rialzista sia messa in discussione. Chiaramente la rottura del supporto indicato metterebbe in crisi lo scenario rialzista e rafforzerebbe i ribassisti.

News: Fonte MilanoFinanza

Il titolo Poste Italiane  è in spolvero stamani a Piazza Affari (+1,53% a 8,094 euro) in scia sia alle indiscrezioni secondo cui la società sta valutando una partnership con Generali  (+0,69% a 16,74 euro) in Italia sia all’ok del cda a un buy back fino al 5% del capitale. Procedendo con ordine, nel fine settimana fonti di stampa hanno sottolineato che Poste Italiane  sta intensificando i colloqui con Generali  per una partnership in Italia nel settore danni con particolare attenzione al segmento automobilistico, ma anche all’assicurazione sanitaria. Il tutto per completare la gamma di prodotti offerti attraverso la sua enorme rete.

Secondo queste fonti, Poste preferirebbe trovare un unico grande partner per entrare nel business assicurativo P&C e questa partnership potrebbe finalmente portare Poste a prendere una partecipazione della compagnia triestina al fine di proteggerla da qualsiasi acquisizione ostile. “Noi crediamo che l’acquisizione di una partecipazione in Generali  da parte di Poste possa essere possibile per rafforzare la corporate governance del Leone, dopo che altri azionisti italiano hanno aumentato le loro partecipazioni negli ultimi mesi, e ogni possibile accordo di distribuzione tra le due società”, affermano gli analisti di Banca Akros (rating buy e target price a 8 euro su Poste).

In un’ottica di più lungo termine, Generali  potrebbe valutare l’opzione di assorbire Poste Vita e il business P&C di Poste. “Durante la presentazione del piano industriale, il ceo di Poste Del Fante ha menzionato la possibilità di una partnership nel ramo danni con attori specializzati, interessati a sfruttare la distribuzione dei 13mila uffici postali del gruppo”, ricordano a Banca Imi (rating add e target price a 8,1 euro su Poste). Invece, per quanto riguarda l’idea di più lungo termine di una combinazione tra Generali  e Poste Vita “vediamo potenziali problemi Antitrust nel settore vita”.

Nel frattempo, la partnership con Intesa Sanpaolo  sarà finalizzata entro la fine di maggio o l’inizio di giugno. A metà aprile Intesa Sanpaolo  e Poste Italiane  hanno sottoscritto un accordo quadro triennale per la distribuzione di specifici prodotti e servizi dei due gruppi con l’obiettivo di ampliare l’offerta disponibile per i loro clienti.

Mentre il cda di Poste Italiane , che venerdì scorso si è riunito sotto la presidenza di Maria Bianca Farina, ha deliberato di sottoporre all’assemblea ordinaria degli azionisti, convocata per il 29 maggio, una proposta di autorizzazione all’acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni di azioni ordinarie della società, rappresentative del 5% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 500 milioni di euro.

Queste operazioni di acquisto di azioni proprie sono finalizzate anche a costituire un “magazzino titoli” di cui poter disporre nel contesto di eventuali operazioni di finanza straordinaria o per altri impieghi ritenuti di interesse finanziario, gestionale e/o strategico per Poste Italiane , oltre che per sostenere la liquidità del titolo e per ottimizzare la struttura del capitale di Poste Italiane .

L’acquisto delle azioni potrebbe avvenire nei 18 mesi successivi all’autorizzazione dell’assemblea, mentre non è previsto alcun termine per la vendita delle azioni proprie. “Notizie positive per il titolo Poste Italiane  poiché il riacquisto contribuirà a consolidare la performance assoluta del 26% fino a oggi grazie al potenziale incremento del 5% dell’utile per azione”, commentano gli analisti di Mediobanca  Securities.

“Manteniamo il rating outperform e il target price a 8 euro su Poste Italiane , mentre su Generali  abbiamo un rating neutral e un prezzo obiettivo a 17 euro”, precisano a Mediobanca . Anche gli analisti di Kepler Chevreux restano positivi su Poste (rating buy e target price a 8,2 euro) in vista dei conti del primo trimestre 2017, in pubblicazione il prossimo 10 maggio: si aspettano una crescita dell’ebit del 15% a oltre 600 milioni di euro e dell’utile netto del 18,2% a 415 milioni.