Poter suddividere imposte ed altri pagamenti in varie rate può rappresentare una grande comodità per i debitori. Se ne saranno resi conto molti di noi nel corso di questi ultimi mesi. Infatti, con il vertiginoso aumento dei prezzi di luce ed energia questo importante fornitore ha consentito la facoltà di dilazionare i pagamenti dovuti per le bollette in varie mensilità.
Lo stesso ragionamento vale, talvolta, anche per le imposte che dobbiamo al Fisco. In questo modo ci risulterà più facile, verosimilmente, provvedere al versamento senza eccessive angosce. Così l’articolo 38 della Legge 346/1990 rappresenta un’importante possibilità per quanti devono versare le imposte di successione. Ma vediamo di cosa si tratta e per quali valori questa possibilità viene accordata, visto che i destinatari possono rateizzare questa imposta per l’80% del debito.
I destinatari
Il coniuge e i figli del defunto e destinatari dell’eredità potrebbero pensare di non dovere nulla. Infatti, l’imposta di successione sui beni mobili deve essere corrisposta solo in presenza di un patrimonio eccedente il milione di euro e con un’aliquota fissa al 4%. Non è esattamente ciò che capita alla maggior parte di noi. Per gli altri parenti fino al quarto grado, invece, la franchigia si abbassa a 100 mila euro. Infine, tutti gli altri soggetti, a prescindere dall’importo, devono pagare l’8%. Per questi ultimi, abbiamo visto che esistono alcuni metodi legali per ricevere l’eredità senza dover pagare l’imposta di successione.
Oltre a questo, però, se nell’asse ereditario rientrano beni immobili o diritti reali immobiliari, i parenti, a prescindere dal grado, saranno chiamati a versare la cosiddetta imposta di trascrizione (alias ipotecaria) e quella catastale. Sono pur sempre imposte di successione e sono calcolate in percentuale sul valore dell’immobile ricevuto. L’importo minimo dovuto corrisponde a 200 euro. Peraltro, gli eredi sono obbligati solidalmente al pagamento dell’imposta.
Possono rateizzare questa imposta per l’80% del valore i contribuenti che rientrano in queste condizioni
Il Testo Unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni, ci può allora venire in aiuto. Infatti, prevede che le imposte di successione possano essere dilazionate qualora l’importo dovuto sia superiore ai 1.000 euro. Questa dilazione può avvenire tramite un massimo di 8 rate trimestrali. In caso di importo di imposte di successione maggiori ai 20.000 euro, la dilazione si può allargare fino a 12 rate. Resta inteso, però, che il 20% dell’imposta debba essere versata nel termine di 60 giorni dalla presentazione del cosiddetto modulo di successione. Inoltre, sugli importi versati successivamente, verranno calcolati gli interessi legali.
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