Posso andare in pensione anticipata se assisto un disabile?

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L’assistenza al disabile in famiglia a volte richiede un impegno totalizzante. Alle volte, alcuni meditano di anticipare il pensionamento per dedicarsi alle cure del proprio caro. Coniugare l’attività lavorativa e l’assistenza diventa difficile. La domanda che dunque molti si pongono è la seguente: posso andare in pensione anticipata se assisto un disabile? Cerchiamo di esaminare le alternative possibili ed i vantaggi di cui l’assistente potrebbe beneficiare.

Quando si può richiedere il pensionamento anticipato per assistenza al disabile

Come sappiamo, l’accesso alla pensione anticipata richiede la sussistenza di alcuni particolari requisiti. Quando, però, al quadro situazionale si aggiunge la necessaria cura al familiare disabile, le carte in gioco potrebbero cambiare. In questo caso, possono anticipare il pensionamento coloro che, al momento della richiesta, assistono da almeno 6 mesi:

  • il coniuge o il parente di primo grado convivente;
  • il parente o affine di secondo grado nel caso in cui il genitore o il coniuge abbia più di 70 anni oppure sia deceduto, invalido o mancante.

Le possibili alternative per il pensionamento anticipato

Oltre al grado di parentela, è necessario che la persona disabile abbia una invalidità riconosciuta ai sensi dell’Art.3, III comma, della legge 104/92.

a seguito di un’attenta analisi da parte della commissione medico-legale, il richiedente potrebbe avvalersi di due differenti corsie per anticipare il pensionamento in vista dell’assistenza al disabile:

  • Ape sociale: si tratta di un prestito-ponte che consente di anticipare il pensionamento coprendo gli anni che mancano al raggiungimento dei requisiti minimi. In questo caso di svantaggio, il sussidio è a carico dello Stato e al contribuente non spettano né trattenute né penalizzazioni sull’assegno di pensione. Il richiedente deve aver cessato l’attività lavorativa, compiuto almeno 63 anni con 30 anni di anzianità contributiva e non essere titolare di pensione diretta;
  • Quota 41: prevede 41 anni di contribuzione indipendentemente dall’età anagrafica del richiedente. Si tratta di una misura dedicata ai lavoratori precoci e prevede la certificazione di almeno 12 mesi di contribuzione prima del 19° anno di età. Chiunque adotti questo tipo di finestra, deve sapere che la decorrenza scatta a partire dal terzo mese successivo al raggiungimento dei requisiti richiesti. Questo secondo quanto dettato dal decreto 4/2019.

Posso andare in pensione anticipata se assisto un disabile dunque? Queste sono attualmente le finestre possibili per coloro che si occupano di assistere il disabile e desiderano anticipare il pensionamento. È bene che ognuno valuti i requisiti in proprio possesso e si rivolga a degli esperti per la disamina del caso particolare