Le autostrade affollate diventano una trappola con code interminabili. Autovetture, camion e motocicli bloccati, e il viaggio tranquillo in autostrada diventa un incubo capace di rovinare le vacanze. Ma questa situazione incide negativamente anche sul posto di lavoro. Infatti, sono molti i lavoratori che ogni giorno si immettono in autostrada per raggiungere il luogo di lavoro, e poi, anche per il ritorno a casa. Però, è possibile un rimborso di 220 euro per le estenuanti file in autostrada. Lanciata da Altroconsumo un’iniziativa interessante che prevede il rimborso per coloro che devono subire intasamenti e file chilometriche nelle autostrade italiane.
Possibile un rimborso di 220 euro per le estenuanti file in autostrada
Da considerare che i tempi si allungano non solo per il normale traffico ma anche per i continui lavori in corso, con blocchi stradali e riduzione di corsia.
Inoltre, la posizione geografica non è significativa perché le difficoltà ci sono sia al Nord che al Sud dell’Italia.
Secondo un’inchiesta sul campo condotta da Altroconsumo dimostra che i disagi in autostrada quest’estate saranno maggiori. Cantieri aperti ogni 18 km di strada, una situazione ormai ben conosciuta da ogni italiano che viaggia in autostrada.
Class action per risarcimento danni
Altroconsumo ha lanciato un class action nei confronti della società Autostrade che prevede un risarcimento fino 220 euro. Inoltre, l’iniziativa non riguarda solo le difficoltà degli automobilisti in autostrada, ma riguarda anche gli aumenti dei pedaggi considerati ingiustificati. Si tratta degli aumenti applicati dal 2009 al 2018, con una crescita dei pedaggi del 28%.
Secondo l’indagine elaborata da Altroconsumo una famiglia spende in media in un anno circa 88 euro per pedaggi autostradali. Questa somma arriva a 880 euro se moltiplicata per dieci anni (anni di cattiva gestione).
La richiesta di risarcimento del danno subito di 220 euro si configura nel 25% di 880 euro. È possibile accedere alla class action dalla pagina dedicata di Altroconsumo e bisogna inserire il proprio numero di telefono. Successivamente, arriverà all’utente una telefonata per confermare la propria adesione. La pratica non prevede costi ed è gratuita.
Approfondimento
3 semplici mosse per risparmiare donando un futuro ai figli partendo dall’istruzione